Pompili (presidente Anav Lazio): “Disponibili a una riorganizzazione virtuosa per il recupero di ricavi. Questo, invece, è un taglio ai servizi essenziali, molte aziende rischiano il fallimento”
"Qualora la Regione Lazio dovesse confermare il taglio degli stanziamenti per il finanziamento della spesa corrente dei servizi di TPL urbano nei piccoli Comuni nella misura e con le modalità e tempistiche previste alle Aziende non resterebbe che avviare a breve le procedure di licenziamento collettivo per circa 700 addetti".
Questa la dichiarazione del Presidente dell'ANAV Lazio, Antonio Pompili, a conclusione dell'odierna Assemblea straordinaria della Sezione.
Il taglio era già ipotizzato nel Piano di riprogrammazione adottato dalla Regione ad ottobre del 2013, Piano impugnato con ricorso straordinario dall'ANAV Lazio, tuttavia solo di recente la Regione ne ha esplicitato la misura (un taglio di circa il 30% a regime, dal 2015, e del 40% medio per il periodo giugno-dicembre 2014).
"Abbiamo assistito a richieste paradossali – prosegue Pompili – si pretende che i Comuni riprogrammino in 30 giorni i servizi minimi, competenza propria della Regione che non è però stata in grado di esercitarla nell'arco di 15 anni, si ritiene che nelle more della riprogrammazione Comuni ed Aziende possano continuare a garantire i servizi in assenza di qualsiasi certezza sulle risorse a disposizione, si considera legittimo imporre autoritativamente una revisione in peius dei contratti di servizio in essere e, infine, si ipotizza che il taglio possa essere assorbito senza conseguenze sui livelli di servizio offerti ai cittadini e sui livelli occupazionali di settore".
L'ANAV Lazio e le Aziende associate che erogano i servizi sono disponibili a contribuire ad un virtuoso processo di riprogrammazione dei servizi che, a partire dal 2015, assicuri una migliore corrispondenza dell'offerta alla domanda, l'eliminazione delle sovrapposizioni e degli sprechi, il recupero di ricavi tariffari, ma è un processo che non può essere calato dall'alto, senza alcuna condivisione e sulla base di mere esigenze di cassa.
La riprogrammazione che la Regione intende portare avanti, peraltro, è in netta antitesi con gli obiettivi di razionalizzazione ed efficientamento stabiliti dalla normativa nazionale, giacché rispetto ai servizi extraurbani gestiti, in affidamento in house, dalla propria controllata Cotral S.p.A., stando ai dati contenuti nel Piano regionale, i servizi di TPL urbano dei piccoli Comuni presentano migliori performances in termini di passeggeri trasportati (150 milioni annui a fronte dei 104 milioni della Cotral), di rapporto ricavi/costi (30% contro il 20% dei servizi Cotral), di corrispettivo chilometrico (1,81 € contro 3,01 €).
"Siamo di fronte ad una inefficiente allocazione di risorse pubbliche – dichiara il Presidente Pompili –che non può essere giustificata, tanto più quando, invece di avviare un percorso teso alla eliminazione degli sprechi, si propone di tagliare servizi essenziali per i cittadini, con ciò preludendo al fallimento di numerose Aziende che erogano gli stessi ed alla perdita del posto di lavoro per centinaia di addetti".
La proposta della Sezione ANAV Lazio è, pertanto, quella di pervenire ad un accordo ponte per l'anno 2014 che garantisca gli attuali livelli di servizio del TPL urbano dei piccoli Comuni, reperendo le risorse necessarie attraverso una riprogrammazione dei servizi gestiti dalla Cotral S.p.A., ed in particolare dei cosiddetti "servizi di prossimità" tra Comuni che sono spesso in sovrapposizione con i servizi di TPL urbano e che, nella stragrande maggioranza dei casi, viaggiano vuoti o quasi. Parallelamente, si potrà procedere in corso d'anno a condividere le modalità di riprogrammazione dei servizi di TPL a regime, a decorrere dal 1° gennaio 2015.