PESCARA Un assessore donna o niente: questo è il retroscena dell'incontro fra i responsabili del Partito democratico e Gianni Teodoro. Dal «conclave» fra il regista del Pd Camillo D'Angelo e la segretaria provinciale Francesca Ciafardini da una parte e il leader della lista Scegli Pescara dall'altra è uscito proprio questo aut-aut. Con due consiglieri eletti, Scegli Pescara ha diritto a un assessore e questo assessore dev'essere donna perché il Pd ha già espresso tre delle quattro quote rosa necessarie per la Giunta (Paola Marchegiani, Sandra Santavenere e Gabriella Lola Berardi della lista Insieme Bene Comune, ma di fatto un'emanazione del Pd). Su altre basi, secondo i Democratici, non si può discutere. Gianni Teodoro, dal canto suo, ha convenuto sull'indicazione di un assessore donna, un'esterna (potrebbe essere Daniela Arcieri Mastromattei, quarta più votata che quindi sarebbe la quarta quota rosa della Giunta Alessandrini), ma ha pure alzato il tiro chiedendo due assessorati, uno per sé compreso il ruolo di vice sindaco. Proposta ritenuta irricevibile da D'Angelo e soci, per cui le parti si sono lasciate con l'intesa di rivedersi lunedì mattina, dopo quarantotto ore di riflessione e la proclamazione ufficiale del sindaco e dei consiglieri eletti. Negli ambienti del Pd non si esclude che quella di Teodoro sia stata solo una mossa per sondare il terreno. Ma a giudicare dalla forza con la quale l'ex vice sindaco di due Giunte comunali pescaresi ha formulato la richiesta, l'impressione è ben diversa. L'altro fatto nuovo è che all'interno del Pd vi sono due anime distinte e contrapposte sulla questione: c'è chi vuole mediare e concludere felicemente la trattativa, sia pure senza portarla per le lunghe, ma c'è anche chi non ha paura di rompere con i Teodoro, ritenendo che questa possa essere una mossa politicamente lungimirante. Non a caso, ieri pomeriggio si sono riuniti per la prima volta tutti i 12 consiglieri del Pd eletti e le due anime si sono confrontate sull'argomento, senza trovare una linea condivisa. Non c'era Camillo D'Angelo, che dall'inizio della campagna elettorale ha assunto il ruolo di grande tessitore della tela politica per il Pd e D'Angelo non è precisamente fra quelli che sostengono la linea morbida. Per lui, come per una buona metà del partito, se i Teodoro non accettano un solo assessorato indicando una donna sono fuori dalla Giunta. A meno che, ultimate le consultazioni con le altre liste civiche che hanno eletto almeno un consigliere, il Pd trovi la quarta quota rosa in Sel (Daniela Santroni è la papabile) o nei Liberali per Pescara (qui la ricerca è più difficile). A quel punto, D'Angelo e Ciafardini porebbero cedere sull'indicazione dell'assessore uomo per la lista Scegli Pescara. Ma è una prospettiva remota perché la trattativa si gioca tutta sull'aut-aut: un assessore esterno e in particoalre una donna. Il Pd insiste su questa linea anche per non ritrovarsi in casa una grana seria dovendo chiedere un sacrificio a uno degli assessori in pectore (Enzo Del Vecchio o Giacomo Cuzzi). Questo sì che rischierebbe di spaccare in due il partito prim'ancora di cominciare, mentre nella riunione di ieri sono state messe da parte, per il momento, le divisioni esistenti. E' evidente che i margini per una conclusione indolore sono esigui e sono stretti pure i tempi entro i quali decidere. Fra due giorni al più tardi, Alessandrini vuole presentare la squadra e per farlo deve arrivarci con un quadro ultimato e senza ombre. Ombre che la stessa segretaria provinciale ha già scacciato via: «Abbiamo iniziato questa avventura - spiega la Ciafardini - nel segno della trasparenza, per nessun motivo possiamo permetterci di andare avanti con situazioni ambigue, opache, che non fanno parte del nostro specifico e che la città non capirebbe e non accetterebbe mai. Siamo tornati ad essere il primo partito del Pescarese con il 32,02%, ribaltando sostanzialmente il risultato delle politiche 2013. La fiducia che ci è stata data non è illimitata ed incondizionata, ma è una fiducia condizionata al mantenimento della strada intrapresa e all'impegno nella risoluzione dei problemi che i cittadini quotidianamente affrontano».