PESCARA Un «traduttore» o un «traghettatore di dossier» per «l’innesto tra il nuovo e l’esistente». Questa la funzione che il presidente Luciano D’Alfonso assegnerà a Claudio Ruffini, consigliere regionale uscente, già presidente della Provincia di Teramo e sindaco di Giulianova. Ruffini farà parte dello staff che affiancherà D’Alfonso nella fase delicata di passaggio tra il vecchio e il nuovo (l’ex consigliere ha già partecipato nei giorni scorsi con D’Alfonso ad una riunione con tutti i dirigenti regionali). Il suo compito sarà quello di agganciare il programma del nuovo esecutivo a ciò che è «sedimentato» negli uffici della regione. Ad esempio, il contenzioso Arpa (esiste questo famoso buco? E a cosa è dovuto?), la crisi della Saga (ha la società di gestione gambe sufficientemente forti per camminare da sola?), e così via. La scelta di Ruffini e quella di Camillo D’Alessandro come “sottosegretario” alla presidenza della Regione indica la necessità di D’Alfonso di mettere l’esecutivo al passo con i problemi riducendo al massimo il rodaggio della nuova struttura. Intanto D’Alfonso ha annunciato che istituzionalizzerà riunioni con cadenze fisse con tutti i direttori delle strutture regionali, con possibilità di diramarle in diretta streaming, in modo tale che tutti i cittadini possano «ascoltare conoscere e giudicare». L'obiettivo di D'Alfonso è di attivare un migliore coordinamento e collegialità tra le varie strutture amministrative. Intanto oggi la Corte d’Appello dovrebbe riformulare l’elenco degli eletti. Si tratterà di correggere un errore formale, di trascrizione dei numeri. Con i nuovi risultati a entrare nel Consiglio rinnovato dovrebbe essere il candidato chietino Alessio Monaco, della lista Regione facile, che sosteneva la candidatura di Luciano D'Alfonso. Al momento non è possibile stabilire con certezza chi invece sarà a uscire rispetto alla lista diffusa giovedì 12. Monaco ha raccolto 2.911 preferenze personali ma è rimasto escluso dalla prima versione.