PESCARA Sul caso dell’omologazione del Phileas, il Filò in versione pescarese destinato a percorrere la strada-parco, da parte del Ministero dei Trasporti, la Gestione trasporti metropolitani risponde all’articolo pubblicato sull’edizione di domenica 15 giugno su Il Tempo con una nota che divulghiamo per intero. La direzione dell’azienda pubblica di trasporti afferma che «non risponde al vero quanto affermato nel titolo circa il costo di 1,8 milioni del primo veicolo poiché il veicolo nel deposito di Gtm non è stato preso in consegna e, quindi, non liquidato. Non sarà pagato nessun veicolo sino a quando non vi saranno tutte le approvazioni previste dal Ministero dei Trasporti». Poi c’è la contestazione in merito all’omologazione del mezzo: «Non risponde al vero che il Phileas non ha ricevuto l’omologazione del Ministero dei Trasporti». A questo proposito, la Gtm allega i documenti relativi: «La verità - prosegue la nota - è che il mezzo è stato omologato il 17 febbraio 2012 e il 23 maggio 2014, omologazione estesa per aumentare il numero complessivo dei posti da 118 a 150, come facilmente riscontrabile dal documento pubblicato sul sito aziendale». C’è poi il problema della sicurezza del mezzo dovuta alla guida magnetica: «Non risponde al vero che il sistema di guida magnetica del Phileas non ha dato alcuna garanzia di sicurezza. - sottolineano dalla Gtm - La verità è che quello olandese è un sistema molto più antiquato che nulla ha a che vedere con il mezzo acquisito da Gtm. In Francia, invece, viene richiesta una procedura di sicurezza (SIL 4) molto più complessa, in quanto riferita all’intero sistema (e non al solo mezzo), fra l’altro con guida interamente automatica, ancora in fase di approvazione». Quanto al peso economico dei magnetini sull’importo totale dell’appalto, «non è corretto affermare che i cosiddetti magnetini hanno contribuito per ben 21 milioni di euro alla composizione del finanziamento nonostante la Commissione di Alta Vigilanza (CAV) avesse stimato in 10 milioni di euro il costo di una filovia convenzionale di otto chilometri. In realtà il costo di costruzione dell’impianto filoviario è di 7 milioni 384mila euro, quindi perfettamente in linea con quanto stimato dalla CAV. Si arriva al costo di 21 milioni di euro con l’aggiunta di altre spese che esulano dal costo dell’impianto filoviario, così come inteso dalla Commissione di Alta Vigilanza».