Alessio Monaco (Regione facile) entra al posto di Antonio Innaurato (Pd)
Chi saranno i più stretti collaboratori di Luciano D’Alfonso? La struttura sarà formata da un capo segreteria, tre collaboratori e un capo di gabinetto. Al momento sono ufficialmente nella struttura Claudio Ruffini, 61 anni, consigliere regionale uscente con funzione di capogabinetto e Gianluca Baldini, 32 anni, che ha seguito D’Alfonso nel corso della campagna elettorale. Circolano altri nomi ma per il momento sono tutti ufficiosi. C’è poi la figura di Camillo D’Alessandro che sarà una sorta di sottosegretario (D’Alfonso ha paragonato la sua funzione a quella di Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ma figure simili sono previste anche in altre regioni, come l’Emilia Romagna). D’Alessandro sarà in sostanza una sorte di ponte politico tra giunta e consiglio.
In giunta il nodo deleghe
PESCARA «Siamo oltre la prontezza, si tratta soltanto di celebrare la sua presentazione. I nomi indiscutibili sono quelli che avete letto, c'è qualche affinamento da fare». Ha risposto così Luciano D’Alfonso, presidente della Regione a chi gli chiedeva notizie della giunta. In sostanza i nomi sono certi, le deleghe meno: Silvio Paolucci (Bilancio e Sanità), Giovanni Lolli (Attività produttive), Dino Pepe (Turismo), Marinella Sclocco (Sociale), Donato Di Matteo (Agricoltura), Marco Mazzocca (Ambiente e Rifiuti). La presentazione ci sarà oggi o domani (probabile domani, perché oggi D’Alfonso è impegnato a Roma con il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina per la questione Expo), ci sono poi da definire alcune deleghe. Passaggio non semplice perché D’Alfonso scende dai 10 assessori del precedente esecutivo agli attuali sei. Dovrà dunque concentrare gli incarichi, operazione che comporterà anche una diversa organizzazione degli uffici. Ieri il governatore ha anche risposto (con qualche freddezza) alla richiesta di chiarimento inviata per mail da Abruzzo civico, il movimento di Giulio Borrelli, presente in consiglio con due consiglieri ed escluso dalla giunta per far posto a Di Matteo, primo degli eletti nella circoscrizione Pescara, dunque pedina importante per il Pd pescarese (e di conseguenza per il Comune) per tenerlo fuori dall’esecutivo. «Ho letto numerosi comunicati», ha detto D’Alfonso, «sto rileggendo quei comunicati. Quando ho finito di leggere quei comunicati li incontro, ma con la saggezza e la serenità di sempre». Dunque si fa come dice lui: porte chiuse, anzi sbarrate alle rivendicazioni di Abruzzo civico. Più cauta la posizione dell’Italia dei valori, che aveva messo a disposizione dell’esecutivo il suo consigliere eletto Lucrezio Paolini. «Non abbiamo alcuna intenzione di frapporre ostacoli o rallentamenti sulla scelte che verranno fatte in questa fase dalle prerogative del Presidente», dice il coordinatore regionale Alfonso Mascitelli, «se però dovranno essere messi al bando logiche spartitorie noi faremo la nostra parte. E poiché l'Abruzzo non ha tempo da perdere, l'IdV chiede da subito di partecipare a pieno titolo ad un lavoro comune e condiviso che dovrà riguardare una riforma vera e radicale della macchina regionale, a partire dagli enti strumentali sino alla riorganizzazione dell'efficienza dei diversi settori amministrativi». Intanto ieri l’Ufficio centrale della Corte d'Appello dell'Aquila, dopo il riconteggio dei voti, ha proclamato Alessio Monaco, consigliere regionale di Regione Facile, al posto di Antonio Innaurato, che era stato eletto consigliere del Pd nella circoscrizione di Chieti, In tal modo, il Pd scende a 10 consiglieri e Regione Facile sale a due. Il lavoro supplementare della Corte d'Appello è terminato ieri mattina dopo che Monaco aveva presentato istanza di riconteggio. Ora spetta al consigliere regionale Mario Olivieri (in qualità di consigliere anziano) convocare la prima seduta dell'Assemblea prevista tra il 10° e 20° giorno dalla proclamazione dell'ultimo degli eletti. La seduta dovrebbe dunque essere tra il 27 giugno e il 7 luglio. Nella prima seduta sarà eletto il presidente del Consiglio regionale (probabilmente il consigliere pd di Avezzano Giuseppe Di Pangrazio), i due vicepresidenti e i segretari. Nella stessa seduta D’Alfonso pronuncerà il suo discorso programmatico