PESCARA Oggi il presidente della Regione Luciano D’Alfonso firmerà i decreti di nomina dei sei assessori della sua giunta. I nomi sono quelli che circolano da giorni: Silvio Paolucci, Marinella Sclocco, Dino Pepe, Mario Mazzocca, Donato Di Matteo, Giovanni Lolli. Per le deleghe però bisognerà aspettare ancora qualche giorno. D’Alfonso le assegnerà con un secondo provvedimento. Al momento si può essere certi solo su quella che sarà assegnata a Paolucci: Bilancio e Sanità. Una superdelega, segno della fiducia che D’Alfonso ripone nel segretario regionale del Pd. È probabile che per le altre deleghe il governatore stia incontrando qualche problema, molte richieste, molte resistenze da dentro e fuori l’area degli eletti. Per esempio ci sono molti pretendenti per la delega all’Agricoltura, un assessorato che dà molte soddisfazioni dal punto di vista elettorale (per gli ingenti fondi europei che gestisce) e pochi grattacapi (un po’ come il ministero delle Poste al tempo di Gaspari). Ma c’è anche un problema oggettivo: la necessità di accorpare alcune competenze, a causa della riduzione degli assessorati da dieci a sei, e quella anche di scegliere le deleghe che andranno in capo al governatore stesso. E non è detto che tra queste non ci sia la tanto agognata Agricoltura. Sarà anche per questo che D’Alfonso ieri ha postato sul suo profilo Facebook l’articolo 44 comma 3 dello Statuto regionale che recita: «Il Presidente della Giunta, entro quindici giorni dalla sua proclamazione, nomina gli Assessori ed il Vicepresidente, dandone comunicazione al Consiglio; può revocare gli Assessori in qualunque momento dandone comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile; può altresì revocare il Vicepresidente in qualunque momento informando preventivamente il Consiglio». Un modo per dire che non è in ritardo con le nomine, come qualcuno (noi compresi) gli imputa, e che il pallino in mano alla fine ce l’ha sempre lui. E dunque, poche polemiche e avanti con il lavoro