PESCARA Sono due e alla fine di luglio ne rimarrà uno. Il rinnovo delle cariche di Confindustria Abruzzo è alla stretta finale. Ancora un mese e si conoscerà il successore di Mauro Angelucci (nella foto è a destra accanto al presidente nazionale Giorgio Squinzi) alla guida dell'associazione desgli industriali d'Abruzzo. All'ultimo giro di pista ci sono Agostino Ballone, 63 anni, pescarese di nascita ma teramano da sempre, e Paolo Primavera, 47enne guardiese, ormai pescarese di adozione, attuale vice di Angelucci e presidente della territoriale di Chieti. Ballone è davanti non solo per ordine alfabetico ma soprattutto per una questione di rotazione territoriale delle posizioni di vertice: toccherebbe infatti a un teramano.
Toccherebbe, senonché nelle ultime ore si è scatenato un po' di polverone sul fatto che Ballone, oltre che per Anav (la sottosezione che si occupa di trasporti, è anche nell'esecutivo nazionale), agisce anche per conto di Fiavet (la sottosezione parallela di Confcommercio che si occupa di trasporti, anche qui ha incarichi nazionali). Insomma, per i puristi della rappresentanza non è proprio il massimo e qualcuno ha scomodato anche statuti e mail interne: la cosa invece non ha spostato più di tanto in Confindustria Teramo quando, ad aprile, si è varata la candidatura. Si vedrà se la pregiudiziale associativa avrà un peso.
In realtà i programmi che portano Primavera e Ballone differiscono di poco: il primo punto per entrambi, in tempi di renzismo dilagante, è accorpare le quattro territoriali in una Confindustria unica e regionale lasciando più o meno sportelli sul territorio e accorciando la durata della presidenza (due o tre anni secchi senza possibilità di rinnovo). La matrice comune, per entrambi, è risparmiare risorse da destinare alla caccia di fondi europei e alla internazionalizzazione.
Entrambi i percorsi sono prioritari con sviluppo sistemico e strutturato e non più optionale o peggio ancora, isolato.
Primavera qui cita addirittura uno studio condotto tra aziende ed operatori abruzzesi, ipotizzando un incarico ad hoc o un partenariato. Ballone, invece, parla di generica valorizzazione delle imprese, ma il tema lo tocca. Entrambi inoltre puntano su azioni di lobbing in favore di insediamento esterni che spesso vengono accostati al settore energetico: i giacimenti di Ombrina e Rospo interessano, quindi.
Il capitolo della sburocratizzazione è stato abbondantemente esplorato in campagna elettorale da Luciano D'Alfonso: serviranno molte sentinelle, però, perchè la semplificazione amministrativa diventi finalmente realtà. Qui Ballone marca il territorio parlando di "Ripartenza Abruzzo" e di dialogo nuovo con la Regione. Ballone dedica anche un capitolo natura e turismo, quest'ultimo suo cavallo di battaglia, e di sicuro a chi si occupa di industria in senso stretto qualche perplessità sorgera. Sarà una lotta interessante: per sapere come andrà a finire manca poco più di un mese.