Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.946



Data: 20/06/2014
Testata giornalistica: La Repubblica
Silvio torna alla carica per la grazia, "faccio le riforme anche per questo"

ROMA. «Noi stiamo riscrivendo la Costituzione per la terza repubblica e questi qui mi trattano come un volgare delinquente! ». Uscito dal tribunale di Napoli dopo essere stato trattato senza troppi riguardi dal presidente Giovanna Ceppaluni, l’umore di Silvio Berlusconi era sotto i tacchi. Ma la coincidenza temporale fra le giornate calde sul fronte giudiziario - ieri Napoli, oggi l’appello a Milano su Ruby - e la chiusura dell’accordo con Renzi sulle riforme riporta in primo piano ad Arcore il sogno sempre inseguito di un patto di «pacificazione» nazionale.

La novità rispetto allo scorso anno, quando l’interlocutore delle colombe forziste era ancora Giorgio Napolitano e il tema sul tavolo la grazia da concedere previa richiesta o “motu proprio”, è che Berlusconi ormai si è rassegnato rispetto all’attuale inquilino del Colle. E punta direttamente al prossimo.

Non a caso, nella conferenza stampa di mercoledì, pur senza mai citarlo direttamente, dal leader di Forza Italia sono arrivati pesanti giudizi politici sul capo dello Stato. Da Napolitano non si aspetta più nulla, da Renzi ancora molto, moltissimo.

Che sia una speranza unilaterale o che ci sia un non detto alla base del patto del Nazareno - peraltro sempre negato dal premier - non c’è dubbio che negli ambienti più vicini all’ex Cavaliere questo progetto si accarezza con molta cura

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it