Qualcosa si muove nel trasporto delle merci per ferrovia. La Commissione Trasporti della Camera sta svolgendo il lavoro di indagine preliminare su una proposta di legge organica sulla materia: un testo già c’è ed è il ddl 1964, con prima firmataria Roberta Oliaro.
Che il Parlamento si muova per definire una nuova legge per lo sviluppo del settore è una notizia assolutamente positiva, come ha osservato anche il presidente di FerCargo Giacomo Di Patrizi nella sua audizione. Il trasporto ferroviario merci soffre di un abbandono di anni e presenta ormai numeri da incubo: 6,5% di quota modale (contro il 14 di paesi come Francia e Germania e l’oltre 50-60% di un’inarrivabile Svizzera) e un crollo di fatturato del 40% in cinque anni a partire dal 2007.
Alcune soluzioni previste nel disegno di legge non convincono l’associazione delle imprese private ed è stato lo stesso Di Patrizi a spiegarne i motivi: in particolare, l’istituzione di nuovi organi come Comitati o Consorzi , di cui - secondo FerCargo – non c’è affatto bisogno e che anzi rischiano di provocare più danni che vantaggi, viste le pessime esperienze vissute finora. Ma questi sono dettagli su cui c’è tempo e modo per discutere. Il dato importante è il mutamento di clima: il Parlamento mostra disponibilità ad accogliere tutte le proposte migliorative e ricerca - anzi - la collaborazione di imprese e operatori. Su tutti aleggia la consapevolezza di essere arrivati quasi all’ultima spiaggia: senza interventi o scelte politiche efficaci, nel trasporto ferroviario merci non vince nessuno, semplicemente perdono tutti (Paese compreso).