TERAMO Tra volti e deleghe nuove, a partire da quella alla «regolamentazione della movida», e altrettante conferme, la seconda giunta Brucchi fa la sua prima uscita ufficiale in un clima di tensione. Una giunta della discordia, targata Tancredi e Gatti e nata tra mille polemiche alimentate anche dalla presenza nell'esecutivo di Francesca Lucantoni, figlia del capodipartimento del primo cittadino alla Asl, e presentata ufficialmente ieri mattina a poche ore dal primo consiglio comunale. Consiglio caratterizzato già dalle prime spine per la maggioranza di governo, che ha visto passare solo alla quinta votazione il nome di Milton Di Sabatino come presidente dell'assise. Ma ieri è stata soprattutto la giornata dell'esecutivo, con il primo cittadino che non ha perso tempo per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, con frecciate rivolte soprattutto ai tanti scontenti come l'ex assessore Dodo di Sabatino che di fatto sono già pronti a dare battaglia e a trasformarsi nell'opposizione più feroce. «Nel 2004, quando fui candidato, mi fu detto che non potevo fare l'assessore - ha detto Brucchi - il sottocritto si è messo a disposizione del partito, ho fatto il capogruppo, succesivamente l'assessore ai lavori pubblici e adesso il sindaco per la seconda volta. A volte bisogna fare un passo indietro per farne due avanti, con la consapevolezza che il nostro primo interesse deve essere il bene della città». E le deleghe assegnate agli assessori, secondo Brucchi, risponderebbero proprio a questo principio. Con novità che hanno fatto anche sorridere molti osservatori esterni, come la decisione di istituire una delega alla «regolamentazione della movida» affidata a Marco Tancredi, fratello del deputato Ncd ed ex senatore del Pdl Paolo Tancredi, al quale sono andate anche le deleghe al commercio, al turismo, alle attività produttive. Quello stesso Marco Tancredi contro il quale, ieri pomeriggio, in consiglio, ha puntato il dito il consigliere pentastellato Fabio Berardini che ha parlato di conflitto di interessi sia rispetto alla scelta di nominare assessore Francesca Lucantoni sia rispetto alla scelta di affidare il commercio «ad una persona che ha una banca in famiglia». Tra le novità anche l'assegnazione della delega alla cultura alla stessa Lucantoni, che da neofita della politica si è vista affidare anche sport e politiche giovanili e l'assegnazione della delega al bilancio all'ex assessore provinciale Eva Guardiani che nei prossimi cinque anni si occuperà anche della trasparenza amministrativa e dell'informatizzazione. E se la staffetta del sociale è passata a Valeria Misticoni, che nella sua veste di assessore si occuperà anche dell'immigrazione, delle politiche per il lavoro e di quelle comunitarie, Mirella Marchese oltre a mantenere la delega alla pari opportunità ha aggiunto anche la carica di vicesindaco e le delege al personale, all'anagrafe e ai rapporti con il consiglio comunale. Conferme anche per Piero Romanelli, che ha mantenuto la pubblica istruzione aggiungendo quella ai rapporti con l'Università, per Rudy Di Stefano che oltre alla manutenzione della città ha incassato anche la nuova delega ai parchi fluviali, la programmazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti, il controllo, manutenzione e chiusura della discarica la Torre, per Giorgio Di Giovangiacomo che ha aggiunto ai lavori pubblici anche la delega a centro storico ed arredo urbano. E se Mario Cozzi ha lasciato il commercio a Tancredi per la delega all'urbanistica, Brucchi ha tenuto per sè i rapporti con le società partecipate, la farmacia comunale, la sicurezza, la polizia municipale e altro.