GIULIANOVA È stato l’ex vicesindaco Gabriele Filipponi, in quanto consigliere più anziano, ad aprire il primo consiglio comunale del secondo mandato Mastromauro, svoltosi ieri in piazza Belvedere, così come accadde nel 2009. Filipponi, che ha rifiutato l’incarico di presidente del consiglio comunale propostogli fino a pochi minuti prima dal Pd, senza dimenticare di sottolineare che è stato il primo degli eletti per ben due volte (nel 2009 e nelle elezioni appena trascorse), ha rivolto un pensiero ai giovani giuliesi, che devono essere seguiti e incoraggiati e, soprattutto, devono essere aiutati a trovare lavoro. «Dopo questa competizione elettorale fatta di frammentazione tra le forze politiche», ha dichiarato Filipponi, «il consiglio deve diventare il luogo delle decisioni unitarie». Prima della votazione dei consiglieri comunali, Franco Arboretti, del Cittadino Governante, ha sollevato il caso di Marcello Mellozzi, eletto consigliere nonostante il suo incarico all’Ambito sociale Tordino. Mellozzi si è però difeso dicendo che lui è un dipendente di una cooperativa e non dell’Ambito e che, semmai, il conflitto di interesse si sarebbe creato solo nel caso in cui avesse ricoperto cariche direttive. Si è passati poi alla votazione del presidente del consiglio che con 15 voti, una scheda bianca e un voto per lo stesso Filipponi, è stato assegnato a Jurghens Cartone. Al primo consiglio comunale giuliese, oltre a molti sindaci della zona, ha partecipato anche il nuovo presidente della Regione Luciano D’Alfonso, accolto dal sindaco Francesco Mastromauro. «Oggi sono qui», ha detto D’Alfonso, «per ribadire il sostegno della Regione a Giulianova affinchè l’ospedale, la Piccola opera, il santuario dello Splendore e il turismo in genere possano ritornare a prosperare». Il sindaco, dopo aver fatto il giuramento, ha poi presentato i nuovi assessori ricordando che, con delibera di giunta adottata lo scorso giovedì, è stato reso operativo il taglio delle indennità del sindaco e degli assessori. Grazie ai tagli, ogni anno saranno messi a disposizione 82 mila euro (quasi 100 con il dimezzamento previsto anche per il presidente del consiglio), per un totale di 466 mila euro in cinque anni da impiegare nel il Fondo sociale. «Nei primi sei mesi», ha dichiarato Mastromauro, «completeremo il centro storico con 5 milioni di euro, via Trieste e il quartiere ex Sadam. È previsto poi l’istituzione di diverse consulte che facilitino il lavoro degli assessori. Il porto di Giulianova dovrà essere al centro delle nostre aspettativa e deve diventare una fonte di reddito per le casse comunali». Alcuni consiglieri di minoranza, come Margherita Trifoni del M5s, hanno criticato la scelta degli assessori provenienti da centrodestra (come Gudobaldi e Cameli) e di non aver riconfermato invece Filipponi al ruolo di vicesindaco.