PESCARA È tutto pronto per la seduta inaugurale della decima legislatura regionale. Lunedì mattina, a Palazzo dell’Emiclo, prenderà ufficialmente il via il nuovo corso dell’era Luciano D’Alfonso. Previsto il gran pienone: ospite d’onore il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta. Presenti anche il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, le senatrici Stefania Pezzopane e Federica Chiavaroli e i deputati Antonio Castricone e Paolo Tancredi, insieme ai presidenti emeriti del Consiglio regionale, Giuliano Giuliani, Vincenzo Del Colle, Umberto Aimola, Egidio Marinaro, Gianni Melilla, Giuseppe Tagliente e Nazario Pagano e agli ex presidenti della Giunta abruzzese, Anna Nenna D’Antonio, Romeo Ricciuti, Antonio Falconio e Giovanni Pace. Nel corso della giornata sarà eletto il nuovo presidente dell’Emiciclo, che sarà il democrat Giuseppe Di Pangrazio. Già definiti anche i due vice: Lucrezio Paolini per la maggioranza e Paolo Gatti per l’opposizione. Un’investitura, quest’ultima, al centro delle recriminazioni del Movimento 5 Stelle, che da diversi giorni grida all’inciucio tra centro-sinistra e centro-destra. Il neo governatore, nel frattempo, è in piena attività e ieri mattina, a Pescara, ha incontrato il sociologo Aldo Bonomi, fondatore dell’istituto di ricerca A.a.s.ter e ideologo, con Giuseppe De Rita, dell’Expo 2015. D’Alfonso ha chiesto a Bonomi di aiutarlo «a mitizzare e a raccontare al futuro l’Abruzzo», passando per un percorso di formazione a beneficio della Giunta, della struttura tecnica regionale e dei consiglieri. «Basta accasciarci sull'immagine dell’Abruzzo regione cerniera – ha detto D’Alfonso - È necessario superare questa definizione, ripensando il rapporto con l'Italia, l'Europa ed il resto del mondo». Bonomi ha compiuto una riflessione sulle modalità attraverso le quali è possibile rendere baricentrico l'Abruzzo rispetto alla Macroregione adriatica.