SULMONA Se da un lato la Valle Peligna riceve 4,6 milioni di euro di Fondi Fas per i progetti turistici, dall’altra si vede togliere il potenziamento della strada ferrata veloce che raggiunge la capitale passando per l’Aquila, con una riduzione dei tempi di percorrenza di circa cinquanta minuti. Secondo quanto riferito, almeno per sommi capi, il treno partirebbe da Pescara, farebbe il primo scalo a Pratola Peligna e da lì imboccherebbe un binario che va all’Aquila per poi arrivare a Roma. Questo di fatto precluderebbe la fermata su Sulmona che sarebbe altamente penalizzata. La notizia, da quanto si è appreso, sarebbe venuta fuori da un incontro che il neo presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha avuto qualche giorno fa con i vertici di Trenitalia. Una questione che ha subito sollevato la protesta soprattutto a fronte della deliberazione dei fondi Fas che vanno a potenziare tutto il turismo del Centro Abruzzo. Ad alzare la voce, venerdì mattina, gli albergatori e gli esercenti sulmonesi che hanno giudicato l’ipotesi assurda su tutti i fronti. «Siamo a dir poco scioccati dalla notizia appresa riguardo al potenziamento della linea veloce Pescara-l’Aquila-Roma che esclude lo scalo a Sulmona - ha sottolineato l’imprenditore sulmonese Giuseppe Bono - Vogliamo immediatamente capire cosa stia realmente accadendo perché se il governatore abruzzese avalla una scelta del genere partiamo veramente male. In questi ultimi anni abbiamo lavorato molto sui progetti turistici del territorio. Il nostro obiettivo era proprio il trasporto su rotaia che lega la costa al Centro Abruzzo passando per il capoluogo di regione per arrivare, poi, alla Capitale. Oggi a fronte di queste ultime notizie non riusciamo proprio a capire per quale motivo Sulmona debba stare fuori da questo progetto. Speriamo che queste siano soltanto voci altrimenti saremo costretti a ribellarci. Comunque sia - ha concluso - non molleremo. Per questo abbiamo già convocato per la prossima settimana un incontro con gli altri operatori turistici per capire bene quali siano i progetti in itinere». Una protesta che nel giro di qualche ora è approdata anche sulla scrivania del sindaco, Peppino Ranalli che ha precisato: «Non so nulla. Anch’io ho letto la notizia sui giornali. Non credo possa essere vero visto che la nostra città punta tantissimo su questo collegamento ferroviario veloce. Se venisse meno uno scalo su Sulmona andrebbe vanificato tutto il progetto turistico portato avanti negli ultimi periodi e per il quale, proprio venerdì scorso, sono stati deliberati 4,6milioni di euro. A scanso di equivoci, però, chiederò immediatamente un incontro al presidente D’Alfonso per ulteriori chiarimenti in merito alla questione. Se le notizie trapelate risultassero vere, chiederò subito una revisione. Certo una scelta del genere non può essere avallata perchè farebbe sprofondare del tutto questo territorio già fortemente penalizzato».