MONTESILVANO Ultime ore per l’assegnazione delle deleghe per Francesco Maragno che ieri, tra un impegno istituzionale e l’altro, ha festeggiato il suo primo compleanno da sindaco spegnendo 42 candeline. Dopo aver nominato la sua squadra di governo, composta da Ottavio De Martinis (Fi), Maria Rosaria Parlione (Montesilvano Futura), Caterina Verrigni, Leo Brocchi e Paolo Cilli (Montesilvano in Comune), il sindaco è ora alle prese con l’attribuzione dei vari settori ai singoli assessori che verranno resi noti, lunedì mattina, alle 11, durante la presentazione ufficiale del nuovo esecutivo a palazzo di città. Solo allora, infatti, si saprà quali deleghe verranno attribuite agli assessori e quali, invece, Maragno ha deciso di tenere per sé. Secondo le prime indiscrezioni, il vicesindaco De Martinis potrebbe occuparsi anche di Sport mentre sarà Brocchi a gestire la pesante delega all’Urbanistica e Verrigni quella al Bilancio. Potrebbe dedicarsi al Turismo Cilli, mentre la Pubblica istruzione e la Cultura sarebbero appannaggio della Parlione. Intanto, dopo l’ufficializzazione delle nomine, è esploso sul web il dibattito sul nuovo esecutivo che ha visto la città spaccarsi in due tra sostenitori, che non hanno fatto mancare il proprio in bocca al lupo alla squadra di governo, e oppositori, che hanno bocciato la giunta «sulla fiducia». Tra questi gli esclusi del centrodestra che hanno affidato alle proprie pagine facebook la delusione di non essere stati coinvolti. A cominciare da Pasquale Barilone, presidente dell’associazione Vita di quartiere, promotore dell’omonima lista civica che non ha eletto consiglieri. «Caro Sindaco», scrive, «non possiamo apprendere, prima dai giornali online e poi da te», prosegue, «che è stata formata la giunta... pur comprendendo le difficoltà del momento, non possiamo esimerci dal chiederti di costituire immediatamente un tavolo direttorio dove devono confluire e partecipare tutte le liste che ti hanno accompagnato a occupare la poltrona di primo cittadino». Più duro il commento di Oscaro Biferi, ex consigliere e candidato non eletto nella lista Ncd/Udc. «Fiero di starne fuori», scrive a commento della foto del nuovo esecutivo. «L'occasione mancata per un vero rilancio di una città che continua a votare secondo le esigenze della propria pancia. Ricorso agli esterni per la paura di molti eletti di mettersi al "servizio" e debolezza di partiti diventati semplici contenitori di assetati. Il vecchio del vecchio in giunta e un neo sindaco incapace di tirare fuori gli attributi», prosegue, «ma d'altronde la poltrona ha la priorità per tutti. In bocca al lupo lo stesso e provateci comunque a prescindere da tutto perché in fondo ognuno ha ciò che si merita».