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Data: 03/07/2014
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
''Filovia costa troppo, stop ai lavori'' Pescara: Alessandrini d'accordo, caos

PESCARA - "Il progetto della filovia fa acqua da tutte le parti, costa troppo per completarlo. Meglio fermare tutto”.

Questa l’intenzione del nuovo sindaco di Pescara Marco Alessandrini, del Partito democratico, in merito al tormentato - e contestato - progetto del nuovo sistema di trasporto basato su filobus a 3 assi, Filò, per collegare Pescara e Montesilvano attraverso la Strada Parco, che residenti e comitati cittadini vogliono che invece rimanga area pedonale.

A schierarsi per il completamento della filovia, oltre alla Gtm, la società regionale dei trasporti che dell’opera è stazione appaltante, anche i sindacati di categoria Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl Trasporti, che preannunciano lo stato di agitazione del personale.

Le perplessità di Alessandrini sono state messe nero su bianco in una lettera inviata al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, lettera in cui il sindaco ha chiesto di convocare una riunione "per rivisitare l’opera e individuare forme più proficue di investimento dei fondi ancora disponibili".

Lo stop avrebbe del clamoroso: dopo 22 anni i lavori, costati oltre 10 milioni di euro, sono quasi ultimati relativamente al primo lotto.

I pali, i fili per l’elettrificazione e le pensiline sono stati messi a dimora ed entro l'estate, prevede la Gtm, si potrà procedere alla completa testatura dei cavi e all'abbattimento delle barriere architettoniche, secondo quanto previsto dalle prescrizioni del comitato di Valutazione di impatto ambientale (Via).

Il sindaco però è preoccupato non tanto per la montagna di soldi pubblici già spesi, ma di quelli che si dovrebbero ancora spendere per un’opera giudicata "non sostenibile economicamente e tutto sommato non risolutiva dei problemi della mobilità del capoluogo adriatico".

Per acquistare dalla società inglese Balfour Beatty Rail, vincitrice della gara, i sei Phileas, mezzi di trasporto considerati innovativi con sistema di guida magnetica vincolata, la Gtm, con i soldi dei contribuenti, dovrebbe spendere quasi 6 milioni di euro a cui andrà aggiunto un milione di euro per realizzare l’autorimessa, con relativi costi dell’esproprio dei terreni.

"La ditta costruttrice del Phileas - si legge nella lettera di Alessandrini a D'Alfonso - raccomandi che l’intero tracciato riservato al rotabile debba essere costruito in cemento armato rinforzato dotato di giunti di dilatazione, onde consentire l’ancoraggio stabile alle boe magnetiche tipiche del sistema elettronico di guida vincolata immateriale in dotazione. Ciò allo scopo di evitare la formazione di sicuri avvallamenti".

Con tutti questi soldi, ragiona dunque Alessandrini, si potrebbe acquistare un numero ben maggiore di autobus con innovativo sistema di trazione ibrido-elettrica, da poter usare non solo lungo il tracciato obbligato della strada parco, ma in tutta la città.

l presidente della Gtm, Michele Russo, che a breve sarà rimosso in virtù dello spoil system a seguito del cambio di colore politico in Regione, fa notare che "la legge dice che un appalto, una volta affidato, deve essere portato a termine senza modifiche sostanziali specie quando i lavori sono ormai quasi finiti, altrimenti chi pagherebbe la rimozione delle opere già fatte? Chi pagherà i danni all'impresa? Né il Comune, né la Regione né la Gtm possono indennizzare la ditta, altrimenti interverrebbe la Corte dei Conti. E poi, in caso di modifiche sostanziali, potrebbero esserci ricorsi, sia da parte delle ditte escluse dall’appalto che da chiunque altro avrebbe avuto interesse a partecipare".

Intanto, i sindacati contestano la presa di posizione del sindaco.

Per Giuseppe Lupo, segretario regionale dell’Ugl trasporti, "sarebbe una follia fermare i lavori ora che, dopo tutti i soldi spesi, sono quasi in dirittura di arrivo".

"La filovia - aggiunge - va considerata un investimento. Prendiamo i filobus di Chieti: sono costati 12 milioni di euro, però oggi che sono in funzione percorrono 100 chilometri con non più di 40 euro di corrente elettrica, con il gasolio si spenderebbe quasi il doppio. Nel medio lungo termine, insomma, si determineranno grandi risparmi. E, mi preme sottolineare, un filobus non inquina, non avvelena l’aria con lo smog, offre ai cittadini un servizio di trasporto di alta qualità e con tempi più o meno certi di percorrenza, che invogliano ad utilizzare il mezzo pubblico".

Ma Filò è difeso a spada tratta anche da Omar Cugini, presidente del Cesmont, Centro studi sulla mobilità e i trasporti.

"Un sistema di trasporto unrbano altamente ecologico - viene definito - osteggiato da ''ecologisti della domenica che non compredono i vantaggi offerti, per collegare Pescara e Montesilvano, da sei mezzi che viaggiano alla velocità di circa 21 km orari con una frequenza del servizio ogni dieci minuti, senza ritardi dovuti al traffico, capaci di ridurre di molto il traffico sui gomma e l’inquinamento da smog".

"Riteniamo fortemente strumentali - osserva Cugini - le prese di posizione contro la filovia e auspichiamo che l’opera pescarese non faccia la fine di altre opere italiche: basti pensare al tram su gomma aquilano, i cui lavori sono stati sospesi quando ormai l’opera era pronta al 90 per cento".

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