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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/07/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Commissario anche per Caripe. Bankitalia solleva gli organi di corso Vittorio: dopo Tercas, Sora guiderà pure Pescara. I sindacati: «Speriamo non salti tutto».

PESCARA Dopo la Tercas, ieri pomeriggio è stata commissariata anche Banca Caripe. Una formalità per alcuni, in modo che si allineino le diverse modalità operativa, così come è capitato ad esempio con Banca Marche e le sue controllate, e anche per una migliore gestione della governance dei due istituti. Per altri, come ad esempio la Fisac-Cgil la notizia rappresenterebbe un campanello d'allarme.
I NUOVI VERTICI
Iniziamo dalla parte istituzionale. Banca d’Italia conferma e raddoppia l’incarico commissariale a Riccardo Sora: oltre Teramo, il manager guiderà anche Pescara con il comitato di sorveglianza e con il direttore generale Dario Pilla in carica. Secondo fonti vicine via Nazionale si tratterebbe di un provvedimento tecnico funzionale ad un ampliamento dell’intervento del Fondo di Garanzia a favore di Popolare Bari, che a questo punto dovrebbe rapidamente concludere, si parla di ingresso il primo agosto. Sempre, tecnicamente parlando, Bankitalia interviene a causa di un depauperamento patrimoniale che traspare dai bilanci da almeno due anni. In parte collegato alle operazioni di «pulizia» avviate in Tercas, in parte dovuto ad accantonamenti e operazioni volte a neutralizzare vecchie partite tossiche di Popolare Lodi-Banco Popolare. Il passato ritorna sempre, quindi, e continua a intrecciare i suoi destini a quelli del presente del credito abruzzese. Ad ogni buon conto non ci dovrebbero essere sorprese, anzi: negli ambienti creditizi il commissariamento era dato per scontato già da qualche tempo.
ORA TERAMO
Ora il prossimo step è la convocazione dell'assemblea dei soci a Teramo che, una volta celebrata, dovrebbe liberare il gruppo dal fardello dell'amministrazione straordinaria. Le ultime notizie la danno convocata per la prossima settimana: mancano solo alcuni passaggi prettamente di natura tecnica ma il più sembra fatto tanto che, dopo il finanziamento approvato dal Fondo interbancario di garanzia, che rappresentava lo scoglio più grande, si torna a sorridere lungo Corso San Giorgio, anche in virtù di conti che a detta di alcuni dentro la pancia Tercas sono migliorati. Difatti le perdite anno su anno, secondo dati Bankitalia, sono la metà della media del sistema abruzzese. Insomma in Tercas si torna a vedere un po' di luce alla fine del tunnel.
LA RICAPITALIZZAZIONE
Nel capitolo ricapitalizzazione, la voce che si fa sempre più strada è quella di un intervento momentaneo molto pesante di Banca Popolare di Bari: si parla di un 90%, come riportato anche da ambienti finanziari milanesi in queste settimane. Non dovrebbero far più paura nemmeno i crediti ammalorati, o almeno non ci sono state ulteriori brutte sorprese. Il refrain comunque è quello di uscire al più presto dalla fase commissariale per tornare prima possibile a svolgere il ruolo di banca del territorio in maniera più appropriata. Riorganizzata anche la struttura dei trasferimenti che è andata a rimodellare le filiali Tercas: anche qui non ci sono state brutte sorprese. Ma con il commissariamento di Caripe, la Fisac fa sapere che "il sindacato aveva già capito in anticipo che la situazione non fosse delle più facili: ci avevamo visto chiaro, speriamo non salti tutto" chiosa il suo segretario Francesco Trivelli.

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