ROMA «Noi ci vediamo comunque a settembre, alè», aveva chiuso in bellezza Giovanni Floris facendo calare il sipario sull’ultima puntata di Ballarò. Un arrivederci al pubblico di RaiTre che ora sa tanto di addio. Era il 24 giugno. La trasmissione che prende il nome dal più celebre mercato di Palermo, chiudeva i battenti in anticipo rispetto ai palinsesti originali in base ai quali sarebbe dovuta finire l’8 luglio. Il cambiamento fu motivato con la concomitanza con le partite del mondiale brasiliano, non un evento improvviso ma già in calendario da almeno 4 anni.
Il contratto di Floris scadrà a fine luglio ma nell’aria da tempo si fiutava aria di mancato rinnovo. Ieri dopo tante indiscrezioni e una lunga trattativa con il direttore di Rete Andrea Vianello il divorzio: «Dopo 12 anni di conduzione e dopo un proficua esperienza quasi ventennale in azienda, Floris lascia - si legge nel comunicato - la Rai nel ringraziarlo per il lavoro svolto, gli porge i migliori auguri per il suo futuro professionale». Futuro che con ogni probabilità continuerà dal prossimo autunno sulla Sette, la tv di Urbano Cairo. Si fa anche qualche cifra: Floris guadagnerà 4 milioni di euro per 3 anni. Attualmente ne percepiva circa 500 mila l’anno, che la Rai avrebbe voluto portare a 550 mila dandogli più visibilità: una striscia di circa 10 minuti sul Tg3 incentrata sul fatto del giorno. Floris avrebbe rilanciato e chiesto per la striscia un passaggio di Rete, da RaiTre a Rai1, passaggio bocciato dal dg Gubitosi.
Floris si è limitato a dire che «rimettersi in gioco è salutare e giusto». E ha ringraziato la Rai e Ballarò, «cui devo tutto», «perché in questi lunghi anni mi hanno formato e dato fiducia». Il giornalista, cresciuto professionalmente a Saxa Rubra, chiedeva di essere trattato come un uomo di punta. Si narra anche di incomprensioni, di un rapporto freddino con Vianello. A molti suoi colleghi inoltre non era piaciuta l’idea di allungare la puntata di Ballarò, in onda il martedì sera alle 21.05, fino a mezzanotte, un’invasione di campo per i conduttori di «Linea Notte» che avrebbe comportato spostamenti a cascata.
MANCA LA FIRMA
Enrico Mentana, direttore di TgLa7, nell’edizione serale ha tuttavia parlato di «accordo non ancora concluso». Mediaset nel frattempo aveva smentito accordi col conduttore. Ma chi lo sostituirà in Rai? Vianello starebbe esaminando varie opzioni. In primo luogo Bianca Berlinguer, direttrice del Tg3, a seguire Gerardo Greco, attuale conduttore di Agorà nella fascia mattutina.
LO SCONTRO
Se ne va Floris. Incerto anche il destino della squadra, una ventina di redattori e inviati molto collaudati. E non mancheranno le polemiche per chi pensa che l’allontanamento cominciò il 13 maggio scorso, quando il conduttore si scontrò con il premier Matteo Renzi. Il casus belli fu una domanda scomoda circa i tagli della Rai e la vendita di RaiWay che avrebbero favorito la concorrenza, in primo luogo Mediaset. Il rottamatore non la prese bene, Floris mantenne il punto. Fu scontro. Prossima puntata sulla Sette.