PESCARA A mente fredda dopo la sentenza del Tar sulla filovia, il Wwf riparte di slancio e dà l'ultimatum alla Regione: «Se entro lunedì non sarà dato lo stop ufficiale al cantiere, presenteremo una diffida e un esposto», tuona Loredana Di Paola. I due ricorsi, presentati dallo stesso Wwf e da un comitato civico e dichiarati inammissibili dal Tribunale amministrativo regionale, secondo Di Paola meritano una lettura ben diversa da quella fornita da Michele Russo, presidente della Gtm, secondo il quale la bocciatura del Tar significa via libera definitivo per completare i lavori sulla strada-parco. «Vorrei rimarcare il fatto che non essendo concluso l'iter procedimentale dello screening Via - spiega la responsabile del Wwf e leader della lista L'altra Pescara - le opere fin qui eseguite sono da considerarsi palesemente illegittime. Infatti il comitato Via ha emesso il suo ultimo pronunciamento (oggetto del ricorso) ai sensi dell'articolo 29 (disciplina sanzionatoria) e in nessun passaggio autorizza la Gtm a proseguire i lavori, cosa ignorata dalla Gtm che in questi giorni ha addirittura tesato i cavi su metà del percorso. Questo è il merito della sentenza e non c'è da cantar vittoria perchè ora il procedimento, previo obbligato stop dei lavori (previsto dallo stesso articolo 29 comma 4), dovrà passare all'esame del comitato Via che, se dovesse pronunciarsi con il rilascio del titolo, incorrerà senza dubbio in un altro ricorso, per "Via in sanatoria" non consentita dall'ordinamento italiano. Dunque la sospensione è obbligatoria e la demolizione facoltativa. Il Tar dice che manca ancora lo screening e dunque c'è la sospensione obbligatoria». Insomma, per Loredana Di Paola quella della Gtm sarebbe «una vittoria di Pirro perché il Tar, nel merito, conferma quanto abbiamo sempre sostenuto e non si ravvede nella sentenza alcun giudizio positivo sulla legittimità dell'iter come vogliono farci credere Michele Russo e Guerino Testa». Sulla stessa linea Maurizio Acerbo, che da parte sua annuncia una nuova battaglia a colpi di carta bollata: «Confido che Regione e Comune intervengano per la dovuta sospensione dei lavori, e comunque non escludo di presentare un nuovo esposto alla magistratura, dato che anche il Tar attesta che si sta continuando con un’opera priva di titolo autorizzatorio».