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Pescara, 24/11/2024
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Data: 05/07/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Sassi contro il treno e sui binari. Ore di paura da Roma a Pescara. Molti pendolari pensano che il problema sia il vicino campo rom

AVEZZANO Non solo disastrata in termini logistici e gestionali, ma da giovedì pomeriggio addirittura pericolosa e a rischio sabotaggi. È la linea ferroviaria Pescara-Avezzano-Roma, colpita per ben due volte da vere e proprie azioni criminali nell’arco di un solo pomeriggio. Il segmento di binari che va da Lunghezza a Salone è il punto caldo in cui giovedì scorso si è sfiorato il disastro. Un cumulo di pietre e massi depositati sui binari, per mera fortuna non ha provocato il deragliamento del treno dei pendolari, partito da Roma-Tiburtina alle 14,33. Caos pazzesco su tutta la linea e accumulo di ritardi ancor prima di ripristinare il servizio. Ma, appena risolta la grave situazione, il primo treno utile in transito nello stesso punto è stato fatto oggetto di una indiscriminata sassaiola. Una pietra ha colpito i finestrini del locomotore, vetri in frantumi senza conseguenze per il macchinista. Di nuovo traffico sospeso e accumuli di ritardi sui ritardi. Insomma, chi da Roma doveva raggiungere Tagliacozzo o Avezzano, Sulmona o Pescara, ha trascorso sui vagoni infuocati dal sole cinque-sei ore da incubo. Stress e paura, un’associazione di termini che si traduce in disperazione per quanti hanno la necessità di servirsi per motivi di lavoro o di studio del treno. Due episodi di estrema gravità che mettono in primo piano la tutela della sicurezza e incolumità dei passeggeri. Non minimizzano l’accaduto da Trenitalia. «Gli spiacevoli e deprecabili incidenti di giovedì pomeriggio - spiega Marina Solazzi delle relazioni esterne dell'azienda - sono al vaglio degli inquirenti e dei nostri addetti alla sicurezza. Nulla sarà lasciato di intentato da parte di Trenitalia per arrivare alla identificazione dei responsabili e consegnarli alla giustizia». Sono in corso due inchieste che si propongono di fare piena luce sui gesti sconsiderati di giovedì scorso, che hanno fatto gridare all’attentato e generato, tra l’altro, un certo allarme sociale. «Sono anni, se non decenni - spiega Daniele Luciani, pendolare ormai da una vita -, che il tratto tra Lunghezza e Salone evidenzia la sua pericolosità. Il lancio di sassi contro i convogli in transito è lo sport preferito in quella zona. Tutti, dico tutti, sono a conoscenza di quel che succede. Peccato, però, che nessuno si preoccupi più di tanto di porre fine a questo singolare e pericoloso tiro al bersaglio. Occorre - continua - una severa sorveglianza della tratta o la installazione di appositi presidi tecnici che impediscano le quasi quotidiane sassaiole contro i convogli». La linea ferroviaria Pescara-Avezzano-Roma, per la cronaca, costeggia il più vasto e famoso campo rom d’Europa. Da qui, vox populi, discenderebbero i tanti inconvenienti che si registrano su quel segmento di strada ferrata trasformata, secondo diversi pareri raccolti a caldo tra i numerosi pendolari, in vera terra di nessuno. Alla luce di quanto verificatosi giovedì scorso, l'auspicio di tutti è che almeno la sicurezza e l'incolumità dei viaggiatori siano salvaguardate.

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