PESCARA Sono sicuri i pulmini che trasportano i ragazzi al mare? E gli scuolabus? L'incidente del minibus con nove bambini a bordo, che si è verificato qualche giono fa a Giulianova, riaccende i riflettori sulla la sicurezza stradale dei mezzi di trasporto più piccoli. L'episodio dell'altro giorno si è concluso solo con un brutto spavento, ma comunque i dati parlano chiaro: secondo l'Asaps (Associazione sostenitori ed amici della Polizia stradale), in Abruzzo, nei primi sei mesi di quest'anno, sono dieci gli incidenti in cui sono rimasti coinvolti dei bimbi, uno dei quali mortale. E' il caso della piccola di 10 anni deceduta, insieme alla mamma, lo scorso 30 maggio, lungo l’A14, ad Ortona. Quando si parla della sicurezza dei bambini sulle strade non si può non parlare di scuolabus. Mezzi che, nonostante le scuole siano chiuse per l'estate, continuano a circolare in tutta la regione, perché impegnati a trasportare i bimbi delle colonie estive dall'entroterra alla costa. I veicoli generalmente sono di proprietà dei Comuni o di società esterne alle quali gli enti locali appaltano il servizio di trasporto dei bimbi. D'estate, così come d'inverno, gli uomini della polizia stradale effettuano controlli specifici proprio per tutelare e garantire l'incolumità dei bambini. L'infrazione più frequente, per quanto riguarda gli scuolabus, in Abruzzo è la mancata revisione, che per legge va effettuata ogni anno. Nel Pescarese, ad esempio, lo scorso anno sono stati sequestrati tre mezzi, due proprio perché non era stata effettuata la revisione ed uno perché sprovvisto di assicurazione: i conducenti ed i proprietari sono stati sanzionati. «Effettuiamo controlli costanti sui veicoli adibiti al trasporto dei bambini», spiega la dirigente della polizia stradale di Pescara, Silvia Conti, «nella maggior parte dei casi gli stessi mezzi vengono utilizzati d'inverno per accompagnare i bimbi a scuola e d'estate per portarli al mare. Generalmente i controlli, effettuati alla partenza o all'arrivo, ma non in viaggio per non arrecare disagio ai bimbi, riguardano tutti gli aspetti: dalla velocità di guida all'usura degli pneumatici, dal numero di persone a bordo al test alcolemico sui conducenti. In linea di massima», osserva la dirigente, «in Abruzzo l'obsolescenza dei mezzi non è un problema rilevante». «In Italia, nel primo semestre del 2014», sottolinea il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni, «si sono verificati 45 incidenti vicino alle scuole, nove dei quali hanno coinvolto scuolabus. Più in generale, nel complesso, gli scontri che hanno coinvolto bambini sono stati 464, 26 dei quali mortali; di questi, dieci si sono verificati in Abruzzo, con una vittima». «Nel caso degli scuolabus», sottolinea il presidente, «i problemi più evidenti sono i conducenti non titolati, le revisioni mancanti, le gomme lisce e l'assenza di assicurazione. In caso di dubbi è bene che i genitori segnalino il tutto ai proprietari dei mezzi o agli organizzatori delle gite, perché è meglio un controllo in più che far correre dei rischi ai propri figli».