ROMA Niente sciopero per Alitalia. I piloti e gli assistenti di volo di Anpac, Avia e Anpav dopo l’incontro al ministero delle Infrastrutture hanno fatto marcia indietro e deciso di continuare a volare. Del resto da tempo i sindacati di categoria, nonostante le schermaglie negoziali, hanno capito che far saltare le nozze con Etihad equivarrebbe ad una sorta di suicidio di massa. Meglio quindi trattare e ottenere, come sembra, un ufficio di collocamento del personale navigante che gestisca la ricollocazione di piloti e assistenti di volo in esubero. La richiesta avanzata da Anpac, Avia e Anpav al ministro delle Infrastrutture non è infatti caduta nel vuoto. In cambio Lupi ha ottenuto la pax sindacale, anche se la Cgil, che non era presente all’incontro, resta ancora sulle barricate ma oggettivamente un po’ isolata.
HOGAN A ROMA IL 15

Ieri le tre associazioni professionali, che avevano protestato per l'esclusione dal tavolo che si è svolto mercoledì scorso annunciando anche uno sciopero per il 20 luglio, hanno espresso soddisfazione per la convocazione del ministro e, come accennato, sono ormai orientate a sospendere l'astensione dal lavoro. La richiesta di un ufficio di collocamento è stata avanzata, spiegano le tre sigle, in considerazione dell'elevato numero di personale «qualificato ex dipendente dalla vecchia Alitalia ed ora prossimo al termine della mobilità e senza prospettive di occupazione cui si aggiungeranno i nuovi esuberi annunciati».
Durante l'incontro, riferiscono le tre sigle, si sono approfonditi i temi chiave dell’alleanza Alitalia-Etihad non solo sul fronte delle problematiche connesse al lavoro, ma anche su quello delle strategie di sviluppo. «Dal prossimo martedì inizierà un confronto serrato allargato per arrivare ad una sintesi finale» sottolineano Anpac, Avia e Anpav. Soddisfatto anche Lupi: chiuderemo il 15 luglio, come previsto.
Proprio in tempo per presentare al ceo di Etihad James Hogan, che sarà in visita a Roma, un’accordo sindacale condiviso e, spera il ministro, blindato.