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Pescara, 24/11/2024
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Data: 06/07/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Sospiri al sindaco: non bruciare milioni per salvare «orticelli»

PESCARA Lo scontro politico sulla filovia non tramonta mai. A rinfocolare la polemica ci pensa Lorenzo Sospiri, consigliere regionale di Forza Italia, che non si scompone di fronte al fresco ultimatum di Loredana Di Paola (Wwf) alla Regione affinché fermi i lavori sulla strada-parco. «Il Tar ha rigettato il ricorso presentato dagli ambientalisti e da una manciata di residenti - così li definisce Sospiri - con la motivazione che le opere progettate devono completare il loro iter procedimentale, e inoltre come la fascia territoriale in questione interessa le città di Pescara e Montesilvano, per un lungo tratto chilometrico, con migliaia di abitanti». L'esponente di Forza Italia ne ha poi per Alessandrini e per D'Alfonso: «Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e il governatore della Regione Luciano D'Alfonso dovranno farsene una ragione - attacca mutuando il linguaggio renziano - dopo la decisione, in un attimo di delirio di onnipotenza, di bloccare un progetto ormai in fase di conclusione, facendo finta che 35 milioni di euro (in realtà l'appalto era di 31 milioni aggiudicato per 25, ndr ) spesi finora e 20 anni di lavoro si potessero bruciare per onorare promesse pre elettorali e alleanze dell'ultim'ora». Per Sospiri, insomma, il centrosinistra l'ha buttata in politica spicciola e il centrodestra, di contro, ha sempre perorato la causa della filovia. «Un'opera per la quale ci siamo battuti con finanziamenti cospicui, progettata e realizzata per snellire il traffico di un lungo tratto tra Pescara e Montesilvano. Era evidente, così come stabilito dal Tar, che il ricorso di 16 residenti, con l'unico intento di salvaguardare il proprio orticello, non poteva bloccare le esigenze della maggioranza degli utenti. Filò servirà ad abbattere i livelli di inquinamento in alcune delle strade più congestionate della città, come viale Bovio. La bontà progettuale dell'opera, portata avanti da noi in questi anni, non è più ostaggio dei numerosi capricci e del politico di turno e vedrà finalmente la luce». Alla lettura di Sospiri va aggiunta quella della Di Paola che, invece, ribadisce come «il Tar non ha affatto dato il via libera per completare i lavori e i ricorsi sono stati rigettati perché lo screening di Via dev'essere ultimato, non perché fossero infondati, tutt'altro».

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