Tira un sospiro di sollievo il sistema economico e produttivo del territorio. L’Aquila e il Cratere, per volere della Regione, sono di nuovo nel perimetro delle aree in cui sono ammesse deroghe alla normativa europea sugli aiuti di Stato. Esulta in particolar modo il Pd, che vede nell’asse D’Alfonso-Lolli la chiave grazie alla quale si è cambiata rotta dopo l’esclusione paventata dalla precedente giunta. «Ottima notizia, soprattutto in relazione alla scarsa considerazione che il precedente governo regionale ha dedicato alla questione - dice il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci -. Insieme a Giovanni Lolli denunciai il costante tentativo dell’allora governatore Chiodi di scaricare la responsabilità della grave omissione sul governo nazionale. Oggi finalmente, grazie a Luciano D’Alfonso, a Giovanni Lolli e a tutta la giunta, L’Aquila e il cratere tornano ad avere quello che il buon senso impone che gli spetti: le imprese del territorio martoriato dal sisma hanno il diritto, ove necessario, di essere sostenute dallo Stato, per poter recuperare sul profondo gap di competitività causato dalla catastrofe. Un sostegno che comprende anche il meccanismo del cinque per cento, che altrimenti si sarebbe incagliato e che può adesso essere sbloccato». Soddisfazione anche dal segretario democrat Stefano Albano: «La scellerata esclusione operata da Gianni Chiodi è stata riparata grazie alla determinazione della Giunta regionale, in primis del presidente Luciano D’Alfonso e del vicepresidente Giovanni Lolli. È la prima dimostrazione di quello che abbiamo sempre sostenuto, che la vittoria ottenuta alle scorse elezioni permette di ridare alla nostra città la centralità che le spetta nella politica regionale».