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Pescara, 24/11/2024
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09/07/2014
Il Messaggero
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Veronica Teodoro «So lottare, non mollo». Accetta le critiche,
non le offese. E chiede collaborazione |
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«Mai pensato di farmi da parte, la voglia di fare è tanta e conto di realizzare belle iniziative». Altro che beata gioventù. Veronica Teodoro sfodera gli artigli all’indomani del consiglio comunale in cui i grillini hanno chiesto la sua testa ed è stata presa di mira anche dal centrodestra: «Niente contro la ragazza, ma ci opponiamo per una questione di opportunità» hanno detto Antonelli e Masci. Veronica paga la freschezza dei suoi 19 anni che per l’opposizione si traduce in grave colpa per inesperienza. E, soprattutto, paga il fatto d’essere stata messa lì da papà Gianni: lui doveva indicare una donna per le quote rosa in giunta e non s’è fatto scrupolo di fare il nome della giovanissima figlia. Un bel grattacapo politico per la maggioranza e per il sindaco Alessandrini, subito attaccato al primo consiglio comunale. Lei la vede diversamente: «L’assessorato è per me una sfida - rivela Veronica Teodoro -. Quando mi è stato detto che sarei stata assessore per prima cosa ho voluto capire se l’incarico rischiava di rallentare i miei studi di Giurisprudenza a Bologna e ho accettato perché sono convinta di farcela. Al mattino sono in Comune e al pomeriggio a testa bassa sui libri». E solo se non sarà più così papà Gianni potrà pensare di farle fare un passo indietro. Patrimonio, politiche giovanili, associazionismo sociale, marketing territoriale, agenda 21 e volontariato le sue deleghe. Il compito non la spaventa? «No. Le politiche giovanili mi appassioanno, sto lavorando per realizzare un luogo di aggregazione per giovani al centro polivalente monsignor Britti in via Rio Sparto, nella città satellite, un luogo per far incontrare appassionati di arte, musica, politica e che sia d’aiuto per il recupero di ragazzi difficili. Su tutto il resto mi attende una full immersion con il dirigente Di Prinzio. E’ evidente che ho molto da imparare». Che effetto le hanno fatto le critiche anche aspre in aula? «Me le aspettavo. Tra papà e gli zii sono cresciuta a pane e politica. Sono aperta a critiche, meglio se costruttive, ma non all’insulto personale. Ma so difendermi da sola e so fare di testa mia. L’opposizione faccia la sua parte ma dico: giudicatemi sulle cose fatte o non fatte. E invito i cinquestelle come pure il centrodestra a lavorare insieme». Che clima ha trovato in giunta? «Con me sono tutti molto affettuosi, c’è spirito di squadra. Anche in consiglio comunale mi auguro che dalla prossima seduta si pensi a lavorare».
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