PESCARA Oltre al danno della perdita del posto di lavoro nel 2011, da oggi, quasi sicuramente, si aggiungerà la beffa di vedersi revocata la cassa integrazione accordata tre anni fa. È la situazione di 49 ex lavoratori di AirOne Technic, il centro di manutenzione degli aeromobili presente fino a tre anni fa in due hangar dell'aeroporto d'Abruzzo e poi dismesso a seguito della fusione tra la compagnia abruzzese di Toto e Alitalia. Adesso, ancora una volta, a pagare il conto per l'acquisizione di Alitalia da parte della Etihad è la nostra regione: nel conteggio degli esuberi fatti sono rientrati anche i 49 addetti specializzati che garantivano il servizio di manutenzione e assistenza degli aerei. L'accordo stipulato tra Alitalia, ministero e sindacati verrà sottoscritto, salvo ripensamenti, oggi, con l'esclusione della Cgil che ha deciso di rifiutare le condizioni: «Alitalia», dice in una nota la Filt Cgil, «ha ricercato fin dall’inizio i licenziamenti, negando il diritto disponibile all'ammortizzatore sociale conservativo e difensivo dell'occupazione. Abbiamo sostenuto l’esigenza di evitare licenziamenti attraverso la riduzione degli esuberi e l’utilizzo della cassa integrazione. Il resto dei lavoratori ha davanti a sé nell’arco di pochi mesi la prospettiva della mobilità e della successiva disoccupazione». «Quello che chiediamo», sottolinea Gino Marinucci della Fiom Cgil, «è che ci sia chiarezza sul percorso che dovranno fare i lavoratori di AirOne Pescara, l'Abruzzo non può sempre pagare per tutti. In questo modo, oltre a escludere questi lavoratori da qualsiasi progettualità, viene ulteriormente ridimensionato l'aeroporto. Dobbiamo lavorare tutti per riavere la manuntenzione che permetterebbe il ritorno dei voli notturni. Chiediamo un progetto di ricollocamento delle maestranze che può essere fatto se i lavoratori resteranno in cassa integrazione». Maestranze che erano state formate grazie a corsi finanziati dalla Regione. «Alitalia», afferma Massimo Brescia a nome dei lavoratori, «quindici giorni fa ci ha detto nella sede di Confindustria Chieti che per noi finisce anticipatamente la cassa integrazione e che saremo licenziati. Vogliamo ringraziare per l'interessamento i presidenti delle Province di Chieti e Pescara, Di Giuseppantonio e Testa e D'Alfonso e Lolli, ma chiediamo che la Regione sensibilizzi il nostro caso al tavolo romano e giunga a un accordo simile a quello fatto con la Regione Lazio. Alitalia offre diecimila euro lordi a chi andrà via senza opporre resistenza entro il 10 settembre, in sostanza prende per il collo i lavoratori». Alitalia inoltre continua a pagare anche l'affitto alla Saga per gli hangar: «Non appena si definirà la vicenda Alitalia- Etihad», dice il presidente Lucio Laureti, «Saga implementerà sia l'idea per lo sviluppo di nuove rotte che la questione hangar».