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Data: 15/07/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fidejussione a rischio, tegola sulla Xpress. I dubbi di Di Cesare sulla proprietà della ditta di gestione

Ancora una tegola sulla Xpress, caduta sulla testa della società che gestisce l’aeroporto dei Parchi in occasione della seduta della commissione consiliare Garanzia e controllo. La società «Creo Capital», che ha fornito la polizza fidejussoria alla Xpress in favore del Comune, è in liquidazione dal 26 novembre 2013. Già dal 2005 tuttavia la Consob impediva a Creo Capital la vendita di prodotti finanziari. Questo stato di cose di fatto metterebbe a rischio la validità della fideiussione nei confronti del Comune. L’assessore Emanuela Iorio è caduta dalle nuvole, ma ha garantito che gli uffici faranno una rapida verifica. «Di fatto la polizza - ha spiegato il dirigente Lucio Nardis - sta per scadere avendo una validità triennale. Faremo le nostre verifiche, ma la società sarà chiamata comunque al rinnovo». Non rinnovare la fidejussione comporterebbe la rescissione del contratto. Alla luce delle novità emerse durante i lavori della commissione anche la maggioranza del sindaco Cialente (Giustino Masciocco e Maurizio Capri) comincia a interrogarsi su un eventuale piano B per lo sviluppo dell’aeroporto. A insinuare ulteriori dubbi è stato l’intervento del consigliere Ettore Di Cesare che ha riferito di aver effettuato delle visure sulla Xpress secondo cui risulterebbe piuttosto complesso risalire al titolare effettivo della società di gestione. Secondo quanto riferito dal consigliere Di Cesare, Xpress detiene solo il 10% del pacchetto, il resto dello stesso farebbe riferimento a una holding che avrebbe quote anche in Lussemburgo. Anche questo aspetto sarà oggetto di verifiche da parte del comune dell’Aquila insieme a un’altra ingarbugliata questione: quella della rendicontazione sulla destinazione dei fondi erogati dal Comune per lo start-up. Il presidente Daniele ha rilevato che non è stato mai nominato il comitato etico che avrebbe dovuto stabilire l’entità di erogazione del denaro pubblico e ancora: che l'erogazione dei fondi da parte del Comune in favore della Xpress sarebbe stata fatta sì a rendicontazione, ma in base a semplici avvisi di pagamento presentati dal gestore che non consentono di riscontrare le effettive spese sostenute. Peraltro la società ha chiesto di recente anche un anticipo di centomila euro sulla tranche del 2014 per ulteriori lavori effettuati. Il consigliere D’Eramo ha rilevato che di fatto la società ha coperto con lo start-up del Comune tutti i costi sostenuti nel 2013 pari a 304 mila euro con i 196 mila euro di contributo del 2013 e i centomila euro di anticipazione relativi al 2014: «A questo punto ci chiediamo quali saranno i lavori che la società intende effettuare per l’anno in corso». L’assessore Iorio non ha nascosto la preoccupazione per il futuro dello scalo, ma ha ribadito tuttavia la necessità della città di avere un proprio aeroporto. Dal canto proprio, la Xpress dovrà dimostrare la sostenibilità dello scalo entro il 2016 pena la revoca della licenza Enac.

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