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Pescara, 24/11/2024
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Data: 16/07/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
L’ex braccio destro di Chiodi Morgante al contrattacco. Il centro-destra abruzzese è un calderone in piena ebollizione

PESCARA Il centro-destra abruzzese è un calderone in piena ebollizione. La settimana scorsa, nel corso dell’incontro dell’ex Cofa, convocato a Pescara dagli ex-An Di Stefano, Febbo, Sospiri e Iampieri, numerosi amministratori e militanti di Forza Italia hanno messo sotto accusa il coordinatore regionale Nazario Pagano e, in maniera più sfumata, l’ex governatore Gianni Chiodi. Lo stesso Chiodi, il giorno dopo, ha definito l’iniziativa un «suicidio politico», sollevando un polverone sulla propria pagina Facebook. Nelle ultime ore, infine, è spuntata una nuova proposta politica, che punta a comporre i contrasti all’interno del principale partito del centro-destra, declinando in forme inedite le esigenze di rilancio e rinnovamento dell’intera coalizione: Antonio Morgante, avvocato marsicano ed ex braccio destro di Chiodi, candidatosi nelle file di Abruzzo Futuro alle ultime regionali, lancia il contenitore denominato L’Ab - Laboratorio per l’Abruzzo. «C’è bisogno di un’intensa fase di ascolto all’interno del centro-destra, bisogna voltare pagina e occorre coinvolgere facce nuove – rimarca il politico marsicano – L’Ab ambisce a diventare il nucleo principale della rifondazione, mettendo insieme gli attuali dirigenti d’ispirazione liberale, che occupano posti di rilievo negli organismi dei vari partiti del centro-destra, a partire da Forza Italia, passando per Ncd, Udc e Fratelli d’Italia, fino ad arrivare alle tante realtà civiche che rappresentano dei punti di riferimento a livello locale». Una prospettiva che, come riconosce lo stesso Morgante, è anche una risposta alle polemiche degli ultimi giorni: «Se Forza Italia resta ferma al dibattito sull’attribuzione delle responsabilità, non ne usciremo più, visto che veniamo da quattro anni di sconfitte, che hanno attraversato sia la gestione Piccone-Di Stefano che quella Pagano». Il promotore di L’Ab striglia i malpancisti dell’ex Cofa. «Sono anch’io un ex-An, ma ho una visione diversa rispetto all’asse capitanato da Di Stefano e Febbo, che ragiona in termini di territorio, tessere e congressi – spiega Morgante – Occorre prendere atto che la politica è cambiata, è sempre più influenzata dal quadro nazionale e quando il vento soffia in senso contrario, non è facile restare in piedi». Morgante considera «velleitari» i processi nei confronti dell’attuale classe dirigente di Forza Italia: «Proseguendo su questa strada, si rischia di perdere anche quei pochi voti rimasti, mentre c’è bisogno di rinnovare, di immettere forze nuove e di sintonizzarsi con le dinamiche nazionali, senza fossilizzarsi sulla ricerca dei colpevoli». Il nuovo contenitore, secondo l’ex braccio destro di Chiodi, rappresenta la base più appropriata dalla quale ripartire. «Berlusconi immagina il rilancio attraverso un partito leggero e L’Ab può rivelarsi l’opzione giusta per la nostra regione – nota Morgante – Occorre rinnovare i partiti, andando oltre i partiti e tornando a parlare il linguaggio che molti elettori di centro-destra vorrebbero ascoltare». L’ideatore dell’iniziativa indica le prossime tappe: «Abbiamo davanti a noi un lungo percorso di ripartenza, che affronteremo in modo serio e rigoroso, attraverso incontri sul territorio, convegni e momenti di formazione. Dobbiamo coinvolgere i tanti amministratori locali, garantire la partecipazione, ad un grande progetto di centro-destra, alle nuove generazioni e alla società civile, e c’è bisogno di superare le criticità che hanno portato il centro-destra a perdere quasi tutte le competizioni elettorali dal 2011 ad oggi, tornando a proporre le idee di libertà, in campo economico e sociale, che hanno spesso convinto e impegnato il popolo dei moderati». Nei prossimi giorni verrà annunciato il primo appuntamento. «Partiremo con un conclave programmatico di tutti gli aderenti, gli amministratori e i dirigenti dei partiti di centro-destra – conclude Morgante – mentre a settembre proporremo alcune iniziative divulgative e di formazione, per mettere in campo una classe dirigente rinnovata, preparata e in grado di vincere le prossime competizioni elettorali, a partire dalle amministrative del 2015».

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