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Pescara, 24/11/2024
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17/07/2014
Il Centro
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Alitalia, la trattativa è in stallo. No della Cgil sugli esuberi, sì sul contratto. L’ad di Etihad Hogan: «Puntiamo a chiudere entro luglio» |
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ROMA Alla fine è arrivata la rottura con la Cgil, ma solo sugli esuberi. L’organizzazione guidata da Susanna Camusso ha respinto la proposta di accordo, considerandola al di fuori delle norme di legge, mentre si è dichiarata disponibile a firmare l’accordo sul contratto di lavoro. Le trattative sul rinnovo dell’accordo e il taglio del costo del lavoro, che erano riprese lunedì e proseguito sino alla scorsa notte, dovrebbero essere vicini alla svolta. La scelta della Cgil di un no e un sì è un evidente tentativo della confederazione guidata dalla Camusso di riportare al tavolo la compagnia affinché accolga una modalità per rendere possibile il ricorso alla cigs. Secondo la Cgil «resta incomprensibile la posizione dell'azienda Cai che ha respinto qualsiasi mediazione utile ad evitare la messa in mobilità e i licenziamenti, rifiutando la proposta, ritenuta percorribile anche dal Ministero del Lavoro, di utilizzo della Cigs per accompagnare lo sviluppo del piano industriale». Il ministro Poletti ha ribadito: «Abbiamo fatto tutto ciò che si può fare per ridurre al minimo gli elementi di problematicità che sul piano dell'occupazione si stavano presentando». L'esito raggiunto, «pensiamo che sia il massimo del risultato possibile», ha aggiunto il ministro. «Le modalità di trasferimento del personale e la conseguente angosciosa prospettiva del licenziamento avviene peraltro attraverso soluzioni di dubbia legittimità che l'azienda dovrà affrontare. Le ipotesi di ricollocazione appaiono incerte ed aggiungono ragioni di grande preoccupazione tra i lavoratori», hanno spiegato Camusso e il segretario della Filt Nasso che difendono la posizione del sindacato nella vertenza alla «ricerca con determinazione, di una soluzione negoziale». Diverso l’atteggiamento sul rinnovo del contratto: «Stiamo per concludere la trattativa sul contratto e costo del lavoro e se i testi rimangono quelli di stanotte siamo pronti a firmare», ha sottolineato la segreteria generale della Cgil. La situazione è quindi molto ingarbugliata anche se l’ad di Etihad, James Hogan, ieri è stato molto fiducioso: «Siamo nell'ultima fase della trattativa. La nostra intenzione, se andrà bene, è di acquisire il 49%. Stiamo analizzando la documentazione, puntiamo a chiudere la trattativa entro fine mese e firmare l'accordo». A chi chiedeva notizie o dettagli sul numero degli esuberi di Alitalia, Hogan ha replicato: «La nostra posizione è molto chiara sulle dimensioni della compagnia». E ha aggiunto: «Lavoriamo per un successo nel lungo periodo», promettendo in futuro «nuove opportunità di lavoro nella compagnia». Hogan si è comunque tirato fuori dalla vicenda esuberi: «I negoziati con i sindacati sono in mano ad Alitalia, io non partecipo alle trattative, ma noi abbiamo idee chiare su quale dovrà essere la dimensione futura della compagnia», ha aggiunto il ceo di Etihad che ha anche incontrato al dicastero di Porta Pia il ministro del Trasporti Maurizio Lupi
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