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Pescara, 24/11/2024
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Data: 17/07/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Regionali, Forza Italia al Tar per l’annullamento del voto del 25 maggio scorso. Sel: «Mossa da disperati»

PESCARA Inizia dai tribunali amministrativi l’opposizione di Forza Italia al governo D’Alfonso. Si discuterà infatti l’8 ottobre il ricorso al Tar presentato alla fine della scorsa settimana in cui i vertici di Forza Italia e alcuni ex consiglieri di centrodestra (nel dettaglio Chiodi, Pagano, Verì, Petri e Masci) chiedono l’annullamento del voto del 25 maggio scorso. Il merito dell’istanza presentata dagli avvocati Piccinini e Brocchi ruota principalmente a «un difetto di compatibilità cronologica» (quindi a un falso) perchè, in sostanza, le firme presentate dalle liste a supporto di D’Alfonso presidente sarebbero state apposte prima della presentazione dei candidati consiglieri. In altre parole se la data dei collegamenti della coalizione risale al 24 o 25 aprile (la scadenza della presentazione delle liste era fissata per le 12 di sabato 26 aprile), le firme erano già pronte in un documento che secondo i forzisti diventa automaticamente illegittimo non essendoci il requisito delle dichiarazioni convergenti sul patto di coalizione Oltre alla denuncia per falso, i legali di Forza Italia puntano il dito su altri vizi di illegittimità che riguardano le liste di Psi e Idv. E’ da non credere invece la denuncia di inconstituzionalità della legge elettorale che lo stesso centrodestra aveva modificato a inizio 2013. Per Chiodi e Pagano, la legge è difficile interpretazione per l’assegnazione dei seggi.
«E’ una mossa disperata di azzeccagarbugli delusi dalla propria cocente sconfitta - ha replicato Febo di Sel -. Le argomentazioni giuridiche sono veramente incredibili. Il centrodestra ha perso le elezioni non per la data delle firme di una lista, ma perché i cittadini hanno liberamente scelto il centrosinistra e D'Alfonso come Presidente. Si sfiora purtroppo il ridicolo non ammettendo il risultato della volontà popolare che vogliamo ricordare agli smemorati del centrodestra: D'Alfonso ha preso 319.591 voti pari al 46,26% dei voti, mentre Chiodi ha preso 202.147 voti pari al 29,26%».

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