PESCARA Troppo incalzante e dispersiva l’attività regionale: è urgente fermarsi e fare il punto. Questo il senso della proposta lanciata dal capogruppo in Consiglio regionale Sandro Mariani ai suoi consiglieri e ai membri della giunta. «Raccolgo da più parti», scrive Mariani in una lettera agli eletti del Pd, « la necessità di raccordare in maniera utile e funzionale le strutture e dunque le attività, del gruppo consiliare e della giunta regionale, al fine di rendere il più efficace e coordinata possibile, la nostra azione di governo. In questa prima fase, per quanto tutti consapevoli delle difficoltà di inizio legislatura e di avvio della complessa macchina amministrativa, ho rinvenuto, ascoltando ognuno di voi, la doglianza di non riuscire a fare il punto della situazione. Per questa ragione ritengo opportuno proporre una due giorni di “ritiro politico” da effettuarsi i prossimi 29 e 30 luglio, a ridosso della sospensione estiva dei lavori, presso la località Prati di Tivo in provincia di Teramo». Il ritiro sarà, precisa opportunamente Mariani, a spese di ogni singolo consigliere. Intanto continua la polemica del Movimento 5 Stelle sul voto in commissione per la ricapitalizzazione della società di gestione dell’aeroporto di Pescara Saga. «Gli uffici regionali hanno scritto una relazione-parere, una scheda per l'istruttoria finanziaria, sui fondi per la Saga votati ieri in Commissione Bilancio. E se ieri, mentre non ero ancora a conoscenza della relazione, parlavo di scorrettezza, oggi posso dire che siamo di fronte ad una illegittimità palese». È quanto dichiara Domenico Pettinari, consigliere regionale M5S, dopo le polemiche di mercoledì sull'assegnazione di circa 6 mln di euro all'Aeroporto di Pescara. La relazione pone in particolare dubbi sull’utilizzo delle economie vincolate. Per Pettinari significa che «la norma votata potrà essere dichiarata incostituzionale, e che il voto della Commissione Bilancio ha di nuovo esposto la Regione al giudizio della Corte dei Conti, come già successo». Per l'esponente grillino «i dirigenti regionali hanno messo le mani avanti e quindi detto ai consiglieri che così facendo ci si espone all'accusa di aiuti di stato pubblici a imprese private, quale è la Saga».