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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/07/2014
Testata giornalistica: Il Centro
D’Alfonso: la Tercas resti banca regionale. Blitz in città del governatore che incontra Sora, Brucchi, il presidente dell'Anffas Ercole D'Annunzio e una rappresentanza del sindacato dei trasporti

TERAMO Il destino della Tercas, il recupero del Castello e le emergenze per strade e scuole provinciali. Sono questi i temi su cui il presidente della Regione Luciano D'Alfonso ha focalizzato la sua attenzione nella prima visita istituzionale in città dopo le elezioni. Il governatore è arrivato, praticamente senza preavviso, intorno alle 9 di ieri e ha messo in fila tre appuntamenti. Quello principale, per la delicatezza della problematica, è stato con il commissario della Tercas Riccardo Sora. «Ho verificato quanto si sta facendo», spiega il governatore, «per il recupero della solidità della tradizione bancaria teramana e abruzzese». D'Alfonso tiene a sottolineare la distinzione dei ruoli e il pieno rispetto degli «spazi» di chi è impegnato nel dirimere le questioni che interessano l'istituto di credito ma, da «titolare della responsabilità politica», auspica il rilancio di servizi a supporto delle realtà locali. «L'economia di questa regione», fa notare, «ha necessità di un soggetto bancario che guardi alle esigenze del territorio». Nel corso dell'incontro con Sora, comunque, il presidente ha manifestato apprezzamento per il «rigore con cui si sta procedendo al riordino e al risanamento dell'azienda». D'Alfonso ha anche voluto chiarire con il sindaco Maurizio Brucchi, dopo le polemiche dei giorni scorsi, la situazione relativa la riqualificazione del Castello. La giunta regionale ha bloccato la delibera con cui il governo precedente guidato da Gianni Chiodi aveva stanziato, in piena campagna elettorale, un finanziamento di 2,1 milioni di euro per l'intervento. D'Alfonso definisce il castello un «bene centrale» sul quale costruire «valore programmatico e di metodo». Più esplicito su questo aspetto è Brucchi. "Il governatore ha confermato che i soldi per il Castello non si toccano", osserva, "saranno riassegnati con la delibera che sostituirà quella annullata". Durante il colloquio con il primo cittadino, D'Alfonso ha inoltre prospettato una «candidatura progettuale» per il recupero dell'ex manicomio, altra emergenza cittadina che non ha ancora trovato un percorso concreto per essere risolta. «Abbiamo la piena consapevolezza del fatto», osserva, «che questa struttura sia stata in passato la principale azienda cittadino, come ha contribuito ad accertare anche l'università guidata dal rettore Luciano D'Amico». Il governatore ha chiesto al sindaco la documentazione relativa ai diversi tentativi, fatti finora e rivelatisi infruttuosi, di finanziare la riqualificazione dell'enorme complesso di oltre 20mila metri quadri che si sviluppa in pieno centro storico. «D'Alfonso ha dimostrato sensibilità e attenzione al territorio», osserva Brucchi, «non mai dubitato del fatto che, superata la fase elettorale, sarebbe stato il governatore di tutti, anche di quelli che non l’hanno votato». Il sindaco annuncia, tra l’altro, che il presidente tornerà presto in città per un ulteriore confronto con lui sulle principali esigenze che riguardano il territorio comunale. Molto interessato ad aspetti concreti si è rivelato D'Alfonso anche nell'incontro con il prefetto Valter Crudo, da cui ha ricevuto un dossier sulle condizioni di strade e scuole provinciali, e con il questore Giovanni Febo. Prima di ripartire per Pescara, il governatore ha trovato anche il tempo per altri due colloqui. Nell'ultima parte della sua intensa mattinata teramana, infatti, D'Alfonso ha incontrato il presidente dell'Anffas Ercole D'Annunzio e una rappresentanza del sindacato dei trasporti.

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