ABRUZZO. In Consiglio regionale il consigliere Domenico Pettinari aveva snocciolato cifre circa e tra l’altro anche i crediti che Ryanair doveva alla Saga, che gestisce l’aeroporto. A PrimaDaNoi.it il direttore Saga, Piero Righi, aveva spiegato che effettivamente c’erano crediti del vettore ma anche debiti che andavano compensati e da questo poteva essere nato «l’errore» del consigliere regionale.
Continua a distanza il botta e risposta in attesa dell’audizione ufficiale in commissione di vigilanza che prevede l’ascolto e l’interrogazione tra gli altri del presidente Saga, Lucio Laureti, il prossimo 30 luglio.
La legge sulla ricapitalizzazione per circa 6 mln, intanto, è già stata approvata per cui il M5s ha bollato come «una farsa» la stessa audizione postuma dei vertici dell’azienda pubblica per chiarire le ragioni del buco di bilancio.
Righi aveva spigato tra l’altro che tutti i vettori -e nello specifico Ryanair- devono pagare gli aeroporti per i servizi di cui godono e che sono svariati per cui si accumula un credito nei confronti dei gestori.
Contemporaneamente tuttavia la Saga ha sempre puntato sul vettore irlandese con azioni consistenti di co-marketing (anche queste contestate da alcuni) cioè versamenti di denaro con la finalità di aumentare «l’attrattiva verso l’Abruzzo» e dunque incrementare il traffico passeggeri.
«Il Direttore della Saga dimentica di dire che i crediti che vanta la società sono notevolmente superiore ai debiti verso la stessa società. Rimane quindi invariato il problema», risponde Pettinari, «Ma vi è di più. Il Collegio Sindacale della SAGA Spa invita la società a porre particolare attenzione alla rilevante esposizione debitoria che al 31.12.2013 ammonta ad € 20.654.117, superiore di circa il 30% rispetto all’esercizio precedente, ed alla riscossione dei crediti verso i clienti, allo stralcio di poste non esigibili, alla costituzione di fondi rischi, il tutto nel breve periodo e nel rigoroso rispetto del principio di prudenza (…)».
Un ulteriore dato «allarmante» per il consigliere è contenuto nella Relazione della società di revisione sul bilancio consuntivo 2012 che al punto 3 recita testualmente: «Nel bilancio d’esercizio al 31.12.2012 sono iscritti crediti lordi verso clienti per € 3.687.000, rettificati dagli amministratori da un fondo svalutazione crediti di € 302.000, stanziato per rappresentare i crediti in parola al loro presumibile valore di realizzo. In considerazione dell’anzianità di alcuni crediti vantati verso compagnie aeree nonché alla luce delle informazioni assunte sulla loro solvibilità, riteniamo il predetto fondo svalutazione crediti , sottostimato di circa € 250.000, nonostante lo stesso sia stato integrato dagli attuali amministratori nel presente esercizio dell’importo di circa € 100.000 per coprire specificamente il rischio di inesigibilità dei crediti verso compagnie aeree. Conseguentemente, l’utile d’esercizio ed il patrimonio netto sarebbero risultati inferiori del predetto importo, al lordo del relativo effetto fiscale».
Nella relazione del Collegio Sindacale sul bilancio 2012 si legge inoltre: «la misura dell’accantonamento , pur rilevante rispetto all’esercizio precedente, viene da noi ritenuta insufficiente in considerazione dell’anzianità di alcuni crediti vantati verso compagnie aeree, nonché con riferimento alle informazioni ricevute in ordine allo loro dubbia ed incerta esigibilità»
Dunque dalle carte Pettinari evince che «negli anni si sia accumulato un credito sempre maggiore per fatture emesse nei confronti di compagnie aeree non saldato e addirittura considerato di dubbia o incerta esigibilità. Il Direttore della SAGA ci stupisca e risponda alla nostre domande. Ad esempio: quali sono le compagnie che non hanno ancora pagato e quanto devono ancora alla Saga. Risponda a queste domande che rappresentano anche gli “interrogativi” posti dal “suo” collegio sindacale e dei revisori».