Rinviata in piena campagna elettorale, torna oggi in consiglio comunale la discussione sulla Vas del porto, atto propedeutico per il piano regolatore del porto. Scontata l’approvazione del documento - di fatto si tratta di una ratifica - ma la discussione potrebbe riservare toni accesi, viste le premesse dell’altro ieri in Commissione Grandi infrastrutture presieduta dal consigliere del Pd, Francesco Pagnanelli: il Movimento 5 Stelle ha posto interrogativi di natura tecnica che non spetterà al consiglio discutere ma nondimeno meritano risposte adeguate: «C’è il rischio che si possano ripetere gravi errori come quelli che hanno portato a suo tempo alla realizzazione della diga foranea» ha detto la capogruppo Enrica Sabatini, invitando i gruppi consiliari a riflettere sulle scelte, tanto più se è vero che i progettisti del Piano regolatore del porto sono appunto gli stessi della diga foranea, una delle opere responsabili dell’insabbiamento dei fondali dello scalo pescarese. Riflessione che il vice sindaco Del Vecchio ha rimandato nelle sedi opportune: «Ci sarà tempo per le verifiche tecniche, il voto che siamo chiamati a dare adesso è per una presa d’atto utile a mandare avanti l’iter» ha detto l’assessore, dando per scontato il voto favorevole del centrosinistra alla delibera. In piena sintonia il centrodestra che in primavera aveva già portato in aula il documento per approvarlo: «Non cambieremo idea adesso solo perché siamo all’opposizione - ha detto l’ex sindaco Luigi Albore Mascia - quindi voteremo a favore anche noi: rimettere tutto in discussione significherebbe aver perso sette anni di lavoro e sappiamo bene cos’hanno passato marineria e operatori portuali per i ritardi del dragaggio». Intanto a tenere banco oggi sarà la richiesta presentata da Forza Italia, Ncd e Pescara Futura al presidente del consiglio Blasioli di convocare una seduta straordinaria per discutere «delle iniziative da assumere per l’istituzione a Pescara della sede staccata della Corte d'Appello». Secondo i capigruppo Antonelli, Testa e Masci «in questo modo il Tar potrebbe rimanere nel capoluogo adriatico, dato che la commissione giustizia della Camera ha approvato un emendamento che prevede che solo le sezioni staccate del Tar localizzate in Comuni che non sono sede di Corte d'Appello saranno effettivamente soppresse da luglio 2015». Secondo indiscrezioni la maggioranza potrebbe portare in aula un ordine del giorno relativo alla Duna sulla Riviera sud, progetto fortemente voluto dalla passata amministrazione che l'attuale maggioranza vorrebbe accantonare.