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Pescara, 24/11/2024
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Data: 26/07/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Con anni di ritardo il Piano portuale prende forma

PESCARA La macchina faraonica del Piano regolatore portuale si mette in moto con sette anni di ritardo e non accontenta nemmeno tutti. Certo, in Consiglio comunale l’intesa fra amministrazione e Direzione marittima (atto meramente tecnico) è stata approvata a larghissima maggioranza, con 27 voti a favore e 3 contrari, tutti del M5S. Ma pentastellati a parte, non sono poche le voci discordi circa la bontà del nuovo progetto, specie all’interno della marineria. L’assise sul Piano regolatore portuale si è svolta in seduta aperta, dando la possibilità a cittadini e addetti ai lavori di intervenire. Lo ha fatto Antonio Spina che insieme a Lucio Di Giovanni e altri esponenti della marineria ritiene «assurdo spendere 100 milioni di euro per superare la diga foranea - ha spiegato Spina - quando con 20 milioni si potrebbe tagliare direttamente dentro la diga, eliminando questa volta per davvero il problema dell’insabbiamento». Tesi però rigettata dai partiti, tant’è che il centrodestra compatto ha votato "sì". Ora, l’iter del Piano prevede la consegna alla Capitaneria che a sua volta dovrà trasmettere gli atti al Consiglio superiore dei lavori pubblici; da Roma, il faldone passerà alla Regione per poi tornare a Pescara dove il Consiglio comunale dovrà approvarlo. Con l’obiettivo principale di sbloccare i primi 20 milioni di euro necessari per realizzare i lavori di superamento della diga foranea.

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