LANCIANO La Pietrosa? Una giungla, insicura e pericolosa. Sono le segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Faisa-Cisal, a segnalare al sindaco Mario Pupillo, al prefetto Fulvio Rocco De Marinis e all’assessorato regionale ai trasporti lo stato in cui versa il piazzale della Pietrosa; area adibita a terminal dei bus che però è da anni uno spiazzale senza pensiline, stalli a norma, segnali di circolazione e una struttura in cui fare biglietti e ricevere assistenza. Struttura che c’è ma che è incompleta ed è oggetto di un contenzioso tra Comune e ditta incaricata dei lavori. Per i sindacati la zona ha una serie di problemi riguardanti anche la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza. «L’area del terminal è pericolosa», dice Romano Pasquale Rsa Faisa-Cisal, «e fino ad oggi tutti i mezzi di trasporto pubblico del Frentano e Sangro Aventino, soprattutto nel periodo scolastico, hanno continuato a servire l’utenza utilizzando l’area del terminal nonostante le tante problematiche che ha. Ci occorre l’obbligo però di evidenziare che il terminal potrebbe non soddisfare i requisiti minimi di sicurezza di ricevimento delle autolinee interessate. Potrebbero non essere sufficienti gli stalli in arrivo e partenza soprattutto nel periodo scolastico». In realtà i problemi non sono legati solo al periodo scolastico, ci sono già oggi, a settembre si acuirebbero. «La Pietrosa è ora una giungla», dicono i sindacati, «dove mezzi che non hanno stalli parcheggiano come possono su un’area dedicata al parcheggio delle auto. Mezzi che effettuano manovre mentre gli utenti passano nell’area. Sono diverse le situazioni di rischio per l’incolumità dei clienti verificatesi finora». Utenti stretti tra bus e macchine che non rispettano i divieti del Comune. Ma l’altro problema riguarda anche la mancanza di segnaletica, in particolare di un senso di circolazione sia per i mezzi di trasporto pubblico e sia per i bus turistici. »Non solo», riprendono i sindacati, «mancano pensiline e aree destinate ai viaggiatori che non dovrebbero occupare le zone dedicate al transito dei bus».