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Pescara, 24/11/2024
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Data: 26/07/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Province: Testa non esclude il bis, Di Giuseppantonio sì

PESCARA La chiusura del sipario avverrà pochi giorni dopo ferragosto, il 19, data in cui verrà firmato il decreto di convocazione delle elezioni provinciali fissate per il successivo 28 settembre. A quel punto sarà sancita la fine delle vecchie province. Il nuovo presidente e il consiglio dei sindaci, che a Pescara, Teramo e Chieti sostituiranno i decaduti consigli provinciali, verranno eletti dai sindaci e dai consiglieri di tutti i Comuni, che esprimeranno un voto ponderato, a seconda della fascia di popolazione delle diverse municipalità.
Di plausi alla riforma finora non se ne sente l'eco nei corridoi e nelle stanze del potere provinciale, dove le perplessità sui futuri scenari fanno il paio con l'amarezza che accompagna il senso della fine.
REGNA L’INCERTEZZA

A dominare è l'incertezza del domani perché, per dirla con Flaiano, le idee sono poche ma confuse. Non esita a parlare di caos il presidente di Chieti, Enrico di Giuseppantonio: "In una situazione come quella attuale, senza risorse e incapaci di garantire anche i servizi essenziali, che senso ha parlare di competenze e nuovi assetti?". Lui di ricandidarsi non ci pensa proprio: "Vengo da cinque anni drammatici, a causa del dissesto economico ereditato". Di candidati alla massima poltrona nel territorio teatino non se ne vedono ancora. "Stiamo facendo le riunioni - continua Di Giuseppantonio - ma ogni previsione risulta azzardata, tanto più che moltissimi comuni sono amministrati da liste civiche. La geografia politica tradizionale ne risentirà inevitabilmente". Come a dire che il nuovo ruolo si allinea anche con una situazione in cui la rappresentanza politica locale è alle prese con una disarticolazione decisamente poco gestibile con questi chiari di luna.
IL REBUS DI PESCARA

A pochi chilometri di distanza, il presidente uscente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, non esclude a priori la ricandidatura: "I coordinatori dei vari partiti della coalizione si sono visti, ma io intanto continuo a lavorare per risolvere i problemi. A causa dei tagli non potremo garantire il trasporto dei disabili o i lavori nelle scuole. Ne abbiamo parlato anche con D'Alfonso, ma ad oggi le previsioni restano fosche". Di programmi elettorali meglio non parlarne. Piuttosto prova a chiudere in bellezza Di Giuseppantonio, soddisfatto del prossimo appalto per la via verde dei trabocchi e del trasferimento della biblioteca De Meis nei locali dell'ospedale militare. A quelli che verranno, vecchi o nuovi volti della politica, un solo consiglio: "Battersi come leoni - dice - per trovare risorse per scuole e viabilità". Perché senza soldi, le poltrone valgono poco.

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