Fontari, presentate le osservazioni alla Regione da 7 associazioni ambientaliste
L’AQUILA Dopo l’esposto firmato dalla senatrice grillina Enza Blundo, sulla nuova seggiovia delle Fontari arrivano anche le osservazioni depositate in Regione da sette associazioni ambientaliste, che ritengono il progetto «devastante» e in contrasto con la normativa europea. Le osservazioni sono nell’ambito delle procedure di valutazione d’impatto e d’incidenza ambientale. Le sedi abruzzesi di Mountain Wilderness, Pro Natura, Salviamo l’orso, Touring Club Italiano e Wwf, nonché il Gruppo naturalisti Rosciolo e la Stazione ornitologica abruzzese ritengono che «lo sperpero di oltre 6 milioni (fondi pubblici), devastando un territorio protetto a livello nazionale, in tempi di crisi finanziaria dello Stato e di grande fragilità dell’economia pastorale locale, grida vendetta al cospetto della nuova povertà delle genti del Gran Sasso, in particolare, e della popolazione abruzzese in generale. La strada maestra che un’istituzione pubblica dovrebbe intraprendere sarebbe invece quella di adeguare la seggiovia esistente, con una piccola spesa per la collettività e impatto ambientale zero». Le contestazioni riguardano soprattutto il nuovo tracciato della seggiovia e nelle loro osservazioni le sette associazioni dimostrano «come le informazioni sulla flora, la fauna e la vegetazione riportate negli studi d’impatto e d’incidenza ambientale siano incomplete, superficiali e assolutamente insufficienti. Infatti, l’eventuale realizzazione della nuova seggiovia distruggerebbe in modo irreparabile habitat prioritari d’interesse comunitario, contravvenendo alla direttiva habitat e alle relative leggi nazionali di recepimento e cancellando per sempre ambienti ricchissimi di biodiversità e già minacciati dai cambiamenti climatici. La stazione di partenza dell’Osservatorio e la parte iniziale della nuova seggiovia sarebbero poi sovrapposti alla Stazione di ricerca a lungo termine del Gran Sasso (gestita dal Corpo Forestale dello Stato), confermando le preoccupazioni espresse dalla rete nazionale Lter-Italia, che ha evidenziato l’inevitabile impatto di tale opera sulle attività di ricerca a lungo termine svolte, ricordando che le preziose e lunghe serie di dati accumulati sarebbero compromesse da un’alterazione dell’ambiente circostante». Inoltre, gli interventi di recupero ambientale e mitigazione dell’impatto riportati negli studi di Via sono giudicati «inefficaci, dannosi e privi di fondamento scientifico». La nuova seggiovia avrebbe una lunghezza di 1,691 km, con la collocazione di 14 sostegni e la costruzione di due nuove stazioni di partenza (Fontari) e di arrivo (Osservatorio astronomico)