PESCARA Pochi, benedetti e subito: i sei milioni della ricapitalizzazione sono una certezza e arriveranno in tempi brevi (massimo quindici giorni) nelle casse della Saga, la Società di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo. ieri all'assemblea dei soci c'erano tutti, compresi il preisdente della Regione (socio di maggioranza della Saga) Luciano D'Alfonso col suo "sottosegretario" Camillo D'Alessandro e i dirigenti dei settori Turismo e Trasporti. D'Alfonso ha giurato ai soci Saga che i 6 milioni di euro della ricapitalizzazione sono una realtà che non può essere inficiata da opposizioni più o meno barricadere. Ma è chiaro che in questo momento i soldi che la Regione stanzia per il Piano marketing 2013 rappresentano la classica boccata di ossigeno. Un punto di ripartenza, come del resto ha sottolineato lo stesso D'Alfonso con una battuta: «Per il futuro cerchiamo di guardare più lontano di Mostar». Come dire che l'obiettivo dell'aeroporto d'Abruzzo dev'essere il vero incoming e non un turismo in uscita con un collegamento peraltro iniziato e interrotto più volte. D'Alfonso ha spiegato anche ai soci della Saga che la Regione altri soldi nella carlinga non ne ha e che, pertanto, bisogna volare alto con le idee affinché si trasformino in progetti e numeri per il rilancio dello scalo. Sempre D'Alfonso ha avuto modo di valutare la gestione del presidente della Saga Lucio Laureti quando quest'ultimo gli ha spiegato, carte alla mano, che ogni euro investito sull'aeroporto ne novimenta 23 nella regione. Laureti ha aggiunto che se per la prima volta si è chiuso il bilancio con un calo di passeggeri, la colpa è del mercato asfittico e non di scelte sbagliate dal parte del management. Per la cronaca, l'areoporto d'Abruzzo dal 2001 (anno di istituzione del Piano marketing) al 2012 ha conosciuto un trend in continua crescita passando da 100mila a 560mila passeggeri, con l'unico passo del gambero del 2013 (perdita del 2,5%, -28mila passeggeri). "Per il futuro - ha chiosato Daniele Becci, socio in rappresentanza delle Camere di Commercio - dobbiamo puntare su rotte legate a pacchetti turistici ben precisi, cosa che finora non è mai stata fatta in Abruzzo. E' questione di crederci, anche se una rotta non darà subito risultati". Va bene Mostar, colo con vista sul santuario di Medjugorje, ma per D'Alfonso è meglio battere altri santuari del turismo, soprattutto quelli che trasportano turisti in entrata nella nostra regione. A proposito di Mostar, il sindaco Marco Alessandrini è stato in questi giorni nella città bosniaca e a Spalato per consolidare i rapporti (anche commerciali) e la battuta di D'Alfonso sembra quasi smentire e bypassare l'iniziativa di Alessandrini, in quanto Luciano Ovunque pensa a ben altre mete per far volare alto l'aeroporto d'Abruzzo. Comunque, il sindaco, appena tornato dai Balcani, ha ribadito che «Pescara è legata a Mostar e a Spalato da un rapporto di amicizia consolidato, tanto che la prima pietra del Ponte del Mare è stata posta dal primo cittadino di Mostar Ljubo Bešlic, e con Spalato abbiamo appena ripreso i collegamenti marittimi».