Quella di Pescara potrebbe diventare una città a misura di bicicletta se, come sembra, il parlamento approverà la riforma del codice della strada che potrebbe introdurre novità rivoluzionarie a favore degli utenti delle due ruote. Realizzazione obbligatoria di corsie ciclabili sul lato destro delle strade urbane, installazione di case avanzate in prossimità dei semafori rivolte ai ciclisti così che non debbano attendere il verde respirando lo smog, istituzione del limite di velocità di 30 chilometri orari nei centri abitati e di sensi unici eccetto bici: sono questi solo alcuni dei nuovi provvedimenti che verrebbero intrapresi.
Per questo, sulla base di alcuni di questi punti già inseriti nell’agenda politica del sindaco Alessandrini, Federazione italiana amici della biciclette e Pescarabici sono tornate a sollecitare l’amministrazione comunale sull’applicazione concreta di queste misure: «Ora - afferma Laura Di Russo, vice presidente di Fiab-Pescarabici - attendiamo la prova dei fatti. Ci aspettiamo che la nuova amministrazione, dia da subito un chiaro segno di svolta rispetto ad un passato pianificatorio quanto meno distratto se non assente, mettendo in campo tutte le sue risorse per la redazione degli strumenti urbanistici di organizzazione della mobilità, dal Pum al Put, e che i primi segni arrivino già all’interno della Settimana europea della mobilità, dal 16 al 22 settembre, a cui invitiamo la città di Pescara ad aderire senza indugi». Intanto, a proposito di mobilità, sono intervenuti anche i Ciclisti anonimi pescaresi, proponendo un piano urbano della mobilità che non prenda in esame solo la viabilità cittadina di Pescara, comprendendo anche la rete viaria dei comuni limitrofi, Montesilvano, Francavilla e Spoltore oltre alla vicina Chieti. Insomma, una visione unica di traffico locale che consenta spostamenti più sicuri anche per ciclisti e pedoni.
Ma per realizzare un progetto del genere, occorrerebbero tempi lunghi, che invece sarebbero molto più brevi per realizzare altri due provvedimenti altrettanto efficaci, quali il Bici-plan ed un piano del Trasporto pubblico: «Per quanto riguarda il Bici-plan - propongono i Ciclisti anonimi -, l’obiettivo potrebbe essere quello di rendere più sicure e connesse le ciclabili presenti sul territorio comunale, mentre per quanto riguarda il piano del trasporto pubblico l’obiettivo potrebbe essere quello di renderlo più efficiente ed efficace, razionalizzando i percorsi e tempi di percorrenza».