TAGLIACOZZO Oltre il danno la beffa. Meglio ancora, di male in peggio. Ricordiamo tutti cosa accadde lo scorso 23 luglio. Al limite dell'esasperazione a causa dell'ennesimo guasto sulla linea ferroviaria Pescara-Avezzano-Roma (treno bloccato da ore alla stazione di Mandela), i pendolari scesero sui marciapiedi dello scalo in spasmodica attesa di ripartire verso Roma-Termini. Intervennero i Carabinieri e ne identificarono un paio. Bene, anzi male. I due «martiri» dei continui disservizi, sono stati denunciati. E dovranno, probabilmente, risarcire anche le Ferrovie Italiane. Sul web e sui social network dilaga la protesta. Si invoca l'intervento delle associazioni dei consumatori. Benchè più volte sollecitata a intervenire, è chiusa in uno scandaloso e complice mutismo la politica. Sicchè, dopo aver sborsato oltre novanta euro per l'abbonamento mensile, dopo aver speso il doppio per raggiungere Roma con mezzi propri, dopo aver impoverito il bilancio familiare per andarsi a guadagnare la pagnotta, a coronamento delle innumerevoli disavventure, per i martoriati lavoratori-pendolari arrivano pure i deferimenti all'autorità giudiziaria. Mancano soltanto i calci sugli stinchi.