PESCARA I lavoratori della Gtm si "contano" oggi e domani con un referendum per decidere se andare alla rottura con l'azienda attraverso lo sciopero o con altre azioni di lotta. Al nuovo scontro con il viertice della Gtm si è arrivati, spiegano i sindacati, «dal momento che gli impegni assunti dalla direzione aziendale in merito a relazioni industriali, sicurezza mezzi, corretto utilizzo del personale, servizio extraurbano e sanzioni disciplinari sono state disattese». La presenza del presidente Michele Russo nell'incontro del 23 giugno, aggiungono, aveva lasciato possibili spiragli per la risoluzione dei problemi. «Invece le riunioni - sottolineano hanno fatto registrare un nulla di fatto su tutti i fronti». Patrizio Gobeo (Filt/Cgil), Angelo Leone (Faisa/Cisal) e Gabriele D'Aloisio (Ugl trasporti) ce l'hanno in particolare con il direttore generale Maximilian Di Pasquale al quale hanno ribadito la volontà di svolgere il referendum tra oggi e domani, dalle ore 6.30 alle 18.30, con lo spoglio fissato alle 19. «Ad inasprire i rapporti - concludono i responsabili sindacali - ha pensato la direzione aziendale modificando unilateralmente i criteri che disciplinano il cambio turno tra agenti, creando notevoli disagi e malcontento nel personale viaggiante».