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Pescara, 24/11/2024
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Data: 31/07/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Il destino del porto passa dal faccia a faccia tra Nencini e D’Alfonso

PESCARA Porto con vista sul futuro: oggi pomeriggio lo scalo marittimo pescarese si gioca un bel pezzo di destino nel corso dell'incontro che i vertici delle istituzioni locali avranno con il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini. L'incontro è fissato alle ore 15 nel padiglione espositivo della Camera di Commercio al porto turistico. Nencini avrà un faccia a faccia con il presidente della Regione Luciano D'Alfonso per un confronto strategico con gli operatori del settore e alcuni amministratori locali. All'ordine del giorno, la manutenzione del porto, il destino del piano regolatore e l'insediamento di una struttura dedicata che si faccia carico delle esigenze di vita dello scalo marittimo nel quadro di funzionamento degli altri tre porti abruzzesi. Sarà presente anche il sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini investito da tempo di una serie di problemi cruciali per il rilancio dell'economia abruzzese. Per D'Alfonso, è non è un mistero, una volta approvata l'intesa fra Comune e Capitaneria di porto, l'iter del Piano regolatore deve accelerare, così che dalla Direzione marittima lo strumento tecnico deve passare al vaglio del Consiglio superiore dei lavori pubblici, tornare alla Regione e di nuovo al Comune per l'approvazione finale. Senza un'accelerazione seria (non oltre l'anno di tempo), il Piano regolatore portuale non diventerà una realtà e, soprattutto, i finanziamenti che il Governo ha in kambusa da tempo (parole dette e ridette dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi) non verranno sbloccati. Parliamo dei primi 20 milioni di euro, su un plafond totale di 100 milioni, indispensabili per realizzare le opere di allungamento del fiume, quindi superamento della diga foranea, che consentano di eliminare una volta per tutte l'insabbiamento del porto. Allo studio anche la dotazione di una draga fissa per mantenere costantemente puliti i fondali. Ma dall'arrivo di Nencini, non solo la marineria si aspetta molto, pure gli operatori della dàrsena commerciale attendono buone nuove circa interventi da fare per ridare respiro a un settore fermo da tre anni, un settore che ha appena rialzato la testa grazie al ritorno, dopo quattro anni, del traghetto per la Croazia. Non c'è dubbio che D'Alfonso incalzerà da par suo Nencini, ma uno stimolo stavolta viene anche dal sindaco di Pescara. «Voglio considerare quello di domani (oggi per chi legge ndr) - avverte Marco Alessandrini - come un incontro già operativo sulle tematiche che riguardano la maggiore infrastruttura cittadina, considerato anche che con la Regione e il Governo esiste una filiera già attiva e concorde. Veniamo dall'approvazione in Consiglio dell'intesa con l'autorità marittima, approvazione che dopo anni di inspiegabile stasi ha sbloccato l'iter del Piano regolatore. Un piano che ora dovrà avere tempi più certi e risorse su cui contare non per tamponare l'emergenza, ma per progettare subito la soluzione definitiva, ripristinando una sana abitudine qual è quella della manutenzione, fra le sue priorità. Ma il porto non sarà un buon porto - conclude - se non avrà un fiume risanato alle spalle. Vogliamo lavorare anche su questo, presto solleciteremo un'azione di controllo e repressione delle attività illecite che hanno come oggetto il suo alveo. Lotta agli scarichi illegali e a tutte le altre forme di abusivismo per riportare il Pescara ad essere un punto di riferimento vivo della città».

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