L’AQUILA La stretta sulle spese per auto blu e quelle di servizio funziona ma si può fare meglio. E se magari il «niente rimborsi» proclamato dalla giunta D’Alfonso a giugno si ripeterà nei mesi a venire è possibile che il buon esempio dei vertici porti a una progressiva, ulteriore razionalizzazione dell’uso dei mezzi di servizio. In tempi di spending review sono molte le attenzioni che si soffermano sulle spese della Regione e in particolare sull’uso delle auto di servizio. Da capitolo nero dei bilanci a tutte le latitudini (non in senso assoluto, ovviamente), le progressive restrizioni hanno portato a tagli in successione che hanno ridotto i budget a disposizione.
In particolare, il decreto Renzi della scorsa primavera aveva anche accelerato la necessità di contenere i costi: ai primi di luglio era circolata in merito una nota dalla direzione risorse umane e strumentali, piuttosto allarmante. Che diceva questo: «Dirigenti e assessori della Regione hanno continuato a spendere i fondi oltre il consentito e, già a partire da agosto, non si potranno più rinnovare i contratti di noleggio delle auto di rappresentanza, e non ci sarà più un euro in bilancio per la benzina, per i pedaggi autostradali e per la manutenzione dei circa 140 mezzi in dotazione». La firma era del dirigente Pierfrancesco Colangeli.
Quindi auto di servizio in garage da domani? «No, non sarà così, la mia era una nota di servizio che serviva come ammonizione. - dice oggi - ma da alcuni riscontri in questi ultimi venti giorni abbiamo visto che qualche cosa è cambiato sostanzialmente». Numeri, statistiche, report? «Ancora no, solo voci informali ma pare che la tendenza si sia invertita». Nel dettaglio, il budget specifico è di 311 mila 500 euro: nei primi quattro mesi dell'anno si sono già spesi 91.661 euro (anziché i 65.000 previsti) a cui vanno sommati i 12.194 euro di telepass (anziché i 5.500 previsti). A maggio è volato via metà budget («campagna elettorale? A noi risultano tutte uscire per servizi» dice Colangeli). Se a luglio le spese si sono calmate è un punto di partenza ma potrebbero incidere a favore le ferie. Il dirigente nella lettera di inizio luglio chiosava seccamente: "Prima che si concretizzino spese cui non si potrebbe far fronte con le somme a disposizione del bilancio, si provvederà a inoltrare richiesta di blocco delle fuel card e degli apparati telepass, non essendo nemmeno pensabile che possano costituirsi debiti fuori bilancio". Per adesso il pericolo sembra scongiurato ma non è detto che il problema non si ripresenti più avanti, a settembre.