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Pescara, 24/11/2024
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Data: 01/08/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
La Cgil: «Tercas, il salvataggio è una vergogna»

L’epiteto «vergogna» che rimbalzava durante l’assemblea dei soci Tercas sulle pareti dell’Università teramana, proferite dalle bocche degli azionisti delusi, si ritrova anche nei documenti della Fisac Cgil. Il sindacato affronta tutta una serie di argomenti a cominciare dal futuro di Caripe per cui il commissario Sora «non avrebbe speso una parola». «Il bilancio di Tercas, nonostante l’iniezione di centinaia di milioni di euro (i conti della serva dicono che in totale è sparito quasi 1 milioni e 500 mila euro) non chiuderà in pareggio, ma trascinerà al 2015 una perdita di circa 62 milioni. Le cifre non risanano quindi completamente i conti Tercas che, riguardo a Caripe, contemplano solamente la svalutazione della partecipazione (da 214 milioni a 7); tale bilancio non evidenzia direttamente, pertanto, il fabbisogno complessivo di Caripe: circa 75 milioni di necessità patrimoniale, 75 di obbligazioni emesse da rimborsare o riemettere, 80 di prestito Banco Popolare da restituire i primi mesi del 2016: totale 230 milioni di euro. Senza contare il rischio derivati». Chi tira fuori tutti questi soldi? – si chiede la Fisac - chi deve salvare Tercas è disposto ad occuparsi anche di Caripe?». Inoltre il sindacato si chiede dove fossero stati in questi ultimi tre anni «il Cda, il Presidente, il Collegio Sindacale e l’Organismo di Vigilanza di Caripe, la società di revisione di bilancio Deloitte, anch’essi tutti lautamente pagati, sempre da Caripe (vedi bilancio). Perché un direttore generale è stato fatto fuori in quel modo?». Le domande sono tante e c’è voglia di far giustizia al più presto: «Chi paga il conto? Chi ci sta dietro tutto ciò?». Il timore è quello che Caripe, banca sufficientemente piccola, possa diventare «spazio di manovra del gruppo o del nuovo gruppo per gestire esuberi di personale e perdite patrimoniali, lasciando il pallino in mano a Bari». In poche parole una bad bank: «Il ragionier Sora deve delle risposte». Oltretutto Fisac ricorda che buona parte del salvataggio Tercas sarebbe da attribuire a Banca Caripe, con il prestito di garanzie a Bpb per i tre quarti del prestito di 480 milioni concesso alla capogruppo nei primi giorni dello scorso novembre, prestito che ha permesso a Tercas di non fallire. La questione finale di Fisac è: «Tercas non è stata lasciata sola da Caripe, anzi; perché oggi tutti quanti si dimenticano della sorella minore?».

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