«Il lavoro continua, non ho niente da segnalare». Risponde così il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, incalzato sa un cronista dell'Ansa sulle indiscrezioni circolate sulla stampa che lo danno pronto a lasciare il suo incarico dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sul suo blog di considerazioni critiche sull'uso delle risorse provenienti da risparmi sulla spesa. Di li a poco, nel corso della direzione Pd, il premier liquida la questione con poche parole: «Non so cosa farà Cottareli, lo rispetto e lo stimo, farà quello che ritiene. Ma la spending review la facciamo lo stesso, anche se Cottarelli va via».
Delrio: Cottarelli continuerà come prima
Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il commissario, nonostante le indiscrezioni che nelle ultime ore lo danno con le valige in mano, «Continuerà come prima» e «non c'é nessun caso Cottarelli». «Ci sono vicende di vario tipo, anche personali», aggiunge arrivando alla direzione del Pd.
Gasparri (Fi): certificato fallimento politica del Governo
Al basso profilo del commissario e alle parole minimizzanti di Renzi e del sottosegretario Delrio fanno da contraltare nelle ultime ore gli attacchi al Governo di gran parte delle opposizioni, che registrano il post critico di Cottarelli come una bocciatura esplicita della politica economica di Renzi. «La bordata di Cottarelli non può essere liquidata con uno scambio di battute o con un tweet - sottolinea ad esempio il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri - Quello che ha detto é di una gravità assoluta. Ha in pratica certificato che la politica economica del governo é un fallimento. Renzi non ha un soldo da poter spendere. Quello finora speso non ha copertura se non basandosi su eventuali introiti derivanti da tagli di spesa e quindi o si aumenta la tassazione oppure il Paese precipita nel baratro. Inutile tergiversare».
Di Maio (M5S): economia italiana in pericolo
Sugli scudi anche il vicepresidente M5S della Camera, Luigi Di Maio, che prende spunto dalle parole di Cottarelli per chiedere al Governo di smetterla «con lo show mediatico e con i tweet» e di cominciare «a parlare veramente dei problemi del Paese» . Il commissario, aggiunge, «se ne vuole andare perché sa benissimo che tutti i provvedimenti economici che sta facendo questo governo non hanno le coperture economiche; o meglio ce le hanno sulla carta ma poi arriviamo a fine anno e il debito pubblico aumenta perché non c'erano le coperture finanziare. Se non ci diamo una mossa potrà essere veramente in pericolo la nostra economia con la legge di stabilità di dicembre».