PESCARA Provvista finanziaria e progettuale e opere infrastrutturali a mare; poi bonifica del fiume. Queste sono le priorità illustrate dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, nel corso dell'incontro con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, organizzato per fare il punto sulle priorità del porto di Pescara e sul destino del Piano regolatore portuale. All'iniziativa, ieri pomeriggio, nel padiglione espositivo della Camera di commercio del porto turistico di Pescara, hanno preso parte anche il prefetto Vincenzo D'Antuono, il sindaco Marco Alessandrini, il comandante della Direzione marittima, Luciano Pozzolano, il presidente della Camera di commercio, Daniele Becci, gli operatori del settore e alcuni amministratori locali. A margine dell'incontro Alessandrini e Pozzolano hanno sottoscritto l'intesa relativa al piano regolatore generale, approvata dal consiglio comunale «Per quanto riguarda il porto di Pescara», ha detto D'Alfonso, «abbiamo un'emergenza che si chiama manutenzione. Il tema della manutenzione non riguarda soltanto questo porto, ma anche quello di Ortona e Vasto. Però adesso qui c'è un affanno particolare. Per fare in modo di non essere colti di sorpresa ci dobbiamo preparare per tempo. Questa riunione è servita per dare la sveglia per tempo agli uffici dello Stato e agli uffici territoriali. Inoltre, oggi abbiamo concluso un pezzo di procedura riguardante il Piano regolatore portuale che consente di candidarci per avere le risorse per infrastrutturare a mare il porto di Pescara». «Ci siamo anche candidati per rivedere la viabilità», ha aggiunto D’Alfonso. «Questo è un porto che non ha viabilità dedicata e, quindi, va fatta coinvolgendo Comune di Pescara e Anas, cioè il bisognevole della strada e la proprietaria della strada. Noi dobbiamo determinare una convenzione Comune-Anas per risolvere questo vuoto». D’Alfonso, infine, ha affrontato anche la questione del cofa, lì’ex mercato ortofrutticolo in abbandono sulla riviera sud di Pescara. «Dopo 44 giorni di lavori tecnici», ha detto il presidente della Regione, «abbiamo finalmente ottenuto il progetto preliminare avanzato. La cifra per la demolizione oscilla tra gli 830 e gli 850mila euro. Adesso si può procedere al completamento progettuale di un'attività tutto sommato semplice e alla scelta del contraente. Dal 17 giugno ci sono voluti 44 giorni per arrivare a questo livello di dettaglio delle singole voci economiche che noi dobbiamo sottoporre al contraente. Poichè agosto è un mese di distrazione, aspetteremo i primi di settembre per dare luogo alla individuazione del contraente con una regola che sia la più ampia e coinvolgente possibile».