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Pescara, 24/11/2024
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Data: 02/08/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Tariffe in aumento sul trasporto alunni. Scoppia la protesta. Infuriati i genitori dei piccoli utenti: è un vero furto Critiche anche da D’Alberto (Pd): il metodo è sbagliato

TERAMO «E’ uno scandalo». Le nuove tariffe del trasporto alunni scatenano le ire dei genitori dei piccoli utenti del servizio. Sono passate meno di 24 ore dall’approvazione della delibera con cui il Comune ha prolungato l’accordo con la ditta Fratarcangeli per coprire le 11 tratte percorse dagli scuolabus e già piovono le prime proteste. Gli strali dei genitori dei bambini che da settembre saranno accompagnati dalle loro case alle scuole e ritorno sono diretti soprattutto al nuovo metodo di calcolo della tariffa in base al reddito Isee. Per chi non supera i 10.600 euro annui la spesa resta fissata a 115 euro, ma per le altre due fasce previste gli incrementi sono notevoli. Nella soglia più alta, oltre i 20mila euro, il prezzo diventa di 360 euro. «Un vero latrocinio», sbotta una mamma, «il costo è triplicato rispetto all’anno scorso, a questo punto mi conviene accompagnare mio figlio in auto». La protesta è mirata alla soglia di reddito. «Se una famiglia supera anche di pochissimo i 20mila euro, paga la quota massima», insiste la mamma inferocita, «come se fosse ricca sfondata». A conti fatti, tra trasporto e mensa, per la qual l’esborso è di 3,60 euro a pasto, il costo complessivo mensile si attesterebbe a circa mille euro». E’ un furto», ripete la donna che vive a Spiano, «anche perché spesso i tragitti verso le scuole sono di pochi chilometri e l’abbonamento sulla linea coperta da una società privata costa 103 euro». La diversificazione delle tariffe è contestata anche dal Pd. «Il principio è giusto», fa notare il capogruppo in Comune Gianguido D’Alberto. «ma l’applicazione sbagliata». Secondo lui, la seconda fascia di reddito da 10.600 a 20mila euro è troppo ampia e comunque gli aumenti risultano eccessivi rispetto al prezzo base dell’anno scorso. D’Alberto evidenzia anche il ritardo accumulato dall’amministrazione. «Di solito le iscrizioni per il servizio si raccolgo da fine giugno», osserva, »quest’anno siamo arrivati ad agosto e il Comune non ha avviato neppure la gara d’appalto che era inizialmente prevista». La procedura concorrenziale per l’individuazione del nuovo gestore, a detta del consigliere, avrebbe permesso di migliorare il servizio riducendone i costi a carico degli utenti. «La delibera prevede che la gara sia avviata entro fine anno», insiste D’Alberto, «per cui l’amministrazione deve muoversi subito e non aspettare l’ultimo momento utile». Sulla gestione del servizio il Pd assicura massima attenzione. «Vigiliremo sul rispetto rigoroso della convenzione», conclude il capogruppo «e pretenderemo l’applicazione delle sanzioni in caso d’inadempienze».

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