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Pescara, 24/11/2024
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Data: 02/08/2014
Testata giornalistica: Il Centro
La maggioranza vara il bilancio e cancella il rischio delle elezioni. Scontro in consiglio comunale sui conti del 2013: il dirigente Dezio sconfessa il buco dei revisori

Il Movimento 5 Stelle vota contro il consuntivo dalla passata giunta e il centrodestra esce dall’aula

PESCARA Ieri, il consiglio comunale ha finalmente varato il bilancio consuntivo 2013, cancellando così il rischio di nuove elezioni. Rischio paventato qualche giorno fa dal prefetto Vincenzo D’Antuono in un lettera in cui faceva presente il grave ritardo del Comune e concedendo 15 giorni di tempo all’ente per mettersi in regola. Altrimenti sarebbe arrivato il commissario. Ma l’assemblea civica, presieduta da Antonio Blasioli, è riuscita a risolvere il problema in una sola giornata, seppur con difficoltà. E alla fine il bilancio è stato approvato solo con i voti della maggioranza. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro, mentre il centrodestra in blocco si è astenuto. Un paradosso, perché questi sono i conti lasciati in eredità dalla precedente amministrazione di centrodestra, oggi diventata opposizione. Così, il documento contabile è passato con 19 sì della maggioranza e 3 no di M5S. «Fronteggiamo una situazione economica difficile e profondamente diversa da quella che abbiamo lasciato nel 2009», ha affermato il sindaco Marco Alessandrini, «una situazione di cui abbiamo chiesto conto sin da quando eravamo all’opposizione. Con il voto di oggi al consuntivo 2013, un anno amministrato per intero dall’ex maggioranza di centrodestra, cerchiamo con senso di responsabilità nei confronti della città e con la consapevolezza chiara del fatto che non siamo attaccati alla poltrona, ma rivendichiamo la dignità dell’essere alla guida dell’amministrazione cittadina». La seduta ha fatto registrare toni accesi sin dall’inizio. Quando l’aula ha richiesto l’audizione sia del presidente dei revisori dei conti Mirko Velluto, che del dirigente ad interim alla Ragioneria Guido Dezio. Il revisore dei conti ha confermato l’allarme sui conti già lanciato un mese fa con una relazione in cui si dava, per la prima volta nella storia del Comune di Pescara, un parere negativo al bilancio consuntivo. «C’è stato un notevole ricorso alle anticipazioni di cassa», ha evidenziato Velluto, «che hanno raggiunto i 5 dodicesimi e questi soldi dovrebbero essere restituiti entro il 31 dicembre». Poi, il grave problema dei residui attivi, cioè dei crediti dell’ente, che per i revisori sono inesigibili addirittura per 35 milioni di euro. Dati nonconfermati dal dirigente alla Ragioneria, in una relazione che la maggioranza ha provveduto ad allegare al bilancio tramite un emendamento. «C’è una massa di residui attivi pari a 300 milioni di euro che, a mio parere, sono tutti esigibili, sino a prova contraria», ha affermato Dezio, «certo la situazione dei conti non è rosea, ma qualche perplessità sull’analisi effettuata sul bilancio la esprimo». A quel punto il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli ha presentato una richiesta di sospensiva dell’esame del consuntivo. «Credo che ci sia la necessità di approfondire la situazione contabile», ha detto Antonelli. «Gli interventi del revisore e del dirigente convincono sempre di più che c’è bisogno di qualche giorno in più», ha aggiunto il consigliere di Pescara futura Carlo Masci. «Sono favorevole alla richiesta di sospensiva», ha sottolineato la capogruppo di M5S Enrica Sabatini, «la sospensione servirà soprattutto per verificare le responsabilità». «Ritengo che tutte le risposte siano state date dalla Ragioneria e dal revisore, quindi si può proseguire», ha replicato il capogruppo di Sel Ivano Martelli. La richiesta di sospensiva è stata quindi messa ai voti ed è stata bocciata. La discussione sul bilancio è proseguita, facendo registrare anche dei momenti di tensione tra maggioranza e opposizione. «In consiglio comunale», ha osservato il consigliere dei Liberali, nonché presidente della commissione Finanze Giuseppe Bruno, «si è creata una situazione particolare dove chi ha amministrato nel 2013 chiede un approfondimento. Disconoscere ciò che è stato fatto da chi lo ha fatto è strano». «Ci hanno presentato un bilancio con 4 milioni di disavanzo ed è questa la situazione», ha fatto notare il capogruppo del Pd Marco Presutti. Lo scenario, poi, non è cambiata al momento delle dichiarazioni di voto. «Il nostro bilancio è assolutamente attendibile e non c’è alcun buco», ha spiegato Antonelli, «avevamo richiesto un approfondimento e non ci è stato concesso e per questo non voteremo». «Dispiace che non è andata in onda una cosa concordata», ha precisato il capogruppo di Ncd Guerino Testa, «per questo non voterò». «Il nostro voto è contrario», ha concluso la Sabatini, «la maggioranza vuole approvare il bilancio per garantirsi la poltrona, il centrodestra invece sfugge alle proprie responsabilità».

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