Da Luciamion a «lu treno» il presidente D’Alfonso oggi indossa il berretto rosso e alza la paletta verde per far partire il treno storico Sulmona-Castel di Sangro dopo aver imbarcato la giunta al completo, i 39 sindaci dei Comuni del Parco e i tre presidenti delle Province di L'Aquila, Pescara e Chieti, membri del consiglio del Parco nazionale della Majella. Da capostazione a macchinista, fuochista e capotreno: partenza dalla stazione di Sulmona alle 9.45, alle 11.15 tappa a Roccaraso per un breve incontro con il sindaco Francesco Di Donato, arrivo a Castel di Sangro alle ore 12.30 con trasferimento nella sede della Comunità montana dove la Giunta regionale è ospite del sindaco Umberto Murolo. Un Esecutivo tematico che D’Alfonso lancia nella sua rivoluzione mediatico-politico-amministrativa che per oggi ha un solo punto all’ordine del giorno: «Sviluppo turistico delle aree interne». Sarebbe anche ora, visto che l’Abruzzo ha sprecato energie e risorse (poche o tante a seconda dei punti di vista e dei risultati) su mercati turistici inutili (fiere in Argentina e Paesi improponibili) e con l’offerta del mare che si frantuma contro realtà più solide, quando il patrimonio montano potrebbe attrarre frotte di vacanzieri dal cuore dell’Europa, inverno ed estate, se solo qualche mente illuminata sotto forma di amministratore competente riuscisse a farlo conoscere. «Luciano ovunque» marcia come un Frecciarossa in tutte le direzioni e sicuramente tirerà fuori qualche idea. Dalla «Giunta in treno» a una vagonata di turisti il passo è lungo, ma non impossibile.