PESCARA Il riassetto di Alitalia lascia sul terreno i 35 tecnici e operai abruzzesi che operavano nello scalo pescarese per conto di Air One Technic. Presentato come un fiore all’occhiello di imprenditorialità ed efficienza tecnologica, il polo venne spazzato via il I maggio 2011 e a adesso anche coloro che prestavano la loro opera altamente professionale. Lo ha comunicato la stessa Alitalia alla Fiom di Pescara che unitamente alla Filt Cgil Abruzzo si dice da subito disponibile a garantire «massima assistenza e sostegno nei confronti dei lavoratori ingiustamente colpiti. Destino tristemente segnato quindi per i tecnici aeronautici abruzzesi nonostante le tante promesse e le tante rassicurazioni della politica locale e regionale (da parte di tutti gli schieramenti politici) - sottolinea il segretario regionale Filt-Cgil Franco Rolandi -. Con l’accordo e con l’avviata procedura di mobilità, infatti, è letteralmente saltato l’ammortizzatore sociale conservativo concordato e sottoscritto nel 2011 proprio da Alitalia e che avrebbe consentito ai 35 dipendenti di Airone Technic (e non solo a loro) di beneficiare fino a tutto il mese di maggio 2015
della cassa integrazione che con questo accordo, invece, verrà interrotta sette mesi prima rispetto alla scadenza naturale fissata in sede ministeriale.
Per i 35 tecnici e operai abruzzesi altamente qualificati e con capacità concorrenziali rispetto a tutte le altre aziende analoghe a livello europeo, si apre quindi concretamente ed irrimediabilmente lo spettro dei licenziamenti».